Sabato 18 e domenica 19 luglio con i concerti di Inude eLes contes d’Alfonsina al Castello Volante di Corigliano d’Otranto prende il via la quattordicesima edizione del SEI festival, ideato, prodotto e promosso da Coolclub, con la direzione artistica di Cesare Liaci. Il Festival proseguirà a luglio con Giardini di Mirò (giovedì 30) e ad agosto con Beatrice Antolini (giovedì 6), Dente (martedì 11), Napoli Segreta (domenica 16), Giovanni Truppi (martedì 18), Erika Mou (giovedì 20), Lucio Corsi (venerdì 21) e si chiuderà (ma non sono escluse ulteriori sorprese) venerdì 4 settembre con la presentazione ufficiale di “The Stolen Cello“, primo disco solista del violoncellista albanese Redi Hasa. Domenica 9 agosto a Castro, in collaborazione con “Approdi Sonori“, un evento speciale con “Pandemonium. Narrazioni, piano, voce e strumenti pandemoniali” di Vinicio Capossela. Dopo aver affrontato il lockdown con il format web #SeiACasa, il Festival pugliese, sostenuto dal Fus del Mibact, dalla Regione Puglia e da altri partner pubblici e privati, propone dunque una ricca stagione estiva che includerà anche presentazioni di libri e incontri.
Il programma del Castello Volante sarà completato, inoltre, da due nuovi appuntamenti di SEIYoung, una rassegna dedicata a giovani band e artisti Under 35, promossa sempre da CoolClub, in collaborazione con il Sei festival, con il sostegno di Mibact e di Siae, nell’ambito del programma “Per chi crea“. Sabato 25 luglio, in collaborazione con Molly Arts Live, concerto della band salentina “La Municipàl“. Domenica 2 agosto il cantautore Motta presenterà, esibendosi anche in alcuni brani in acustico, il suo libro “Vivere la musica” (Il Saggiatore).
È stato invece rinviato di un anno l’atteso live dei Pixies in programma a Lecce il 29 agosto e promosso dal Sei Festival in collaborazione con Dna Concerti e Locus Festival. La band statunitense si esibirà il 17 agosto 2021 sempre nel capoluogo salentino. I possessori dei biglietti potranno chiedere il rimborso (entro 30 giorni – esclusi diritti di prevendita) o mantenere il proprio ticket e godersi il concerto tra un anno.
«Dopo un primo momento di smarrimento e stordimento», sottolinea il direttore artistico Cesare Liaci, «abbiamo deciso di riprendere a fare musica: prima sul web e ora, finalmente, anche dal vivo. L’esperienza di #Seiacasa è stata utile non solo per ascoltare e far ascoltare proposte fresche e vecchi amici del festival ma anche per approfondire e sviscerare una delle domande principali di questo periodo. Che fine faranno i live? Come organizzeremo i concerti seguendo le regole anticovid? Quindi», prosegue Liaci, «giocando con “Where is my mind?” titolo di una canzone simbolo dei Pixies abbiamo deciso di intitolare questa edizione del festival #whereismylive».
Il SEI Festival è realizzato in collaborazione con Vini Garofano e Vestas Travel. Media Partner: Radio Wau, Radio Sonar, RKO, Alpaca Music, Le Rane e Sei tutto l’indie di cui ho bisogno. Info programma e prevendite www.seifestival.it
PROGRAMMA
Si parte sabato 18 luglio (ore 22:30 – ingresso 10 euro + dp) al Castello Volante di Corigliano d’Otranto con l’elettronica calda dalle tonalità soul e romantiche dei salentini Inude. Il trio salentino – Giacomo Greco (programming, voce, chitarra, synth), Flavio Paglialunga (voce, percussioni, piano, synth) e Francesco Bove (dubmaster & more) – si è affermato negli ultimi anni tra le realtà indie più interessanti del panorama italiano. Nel 2016 l’EP di debutto “Love Is in the Eyes of the Animals” colleziona oltre mezzo milione di streaming, importanti critiche e recensioni e porta la band in tour in Italia e in Europa con oltre 80 date. Negli anni successivi gli Inude sono tornati in scena con i nuovi singoli “By The Ocean”, “Sleep”, “So Easy”, “Shadow of a Gun” poi confluiti nell’album “Clara Tesla” del 2019. La band aprirà il Sei Festival con il nuovo live set: un viaggio lento ma intenso, da fare quasi in apnea tra arrangiamenti elettronici, melodie pop e uno sfondo nu-soul. Dalle 19 aperitivo sulla terrazza grande del Castello che alle 20:30 ospiterà anche la presentazione ufficiale del Festival (in diretta streaming). Prima e dopo il concerto degli Inude selezioni a cura del dj On Off Man.
Domenica 19 luglio (ore 22 – ingresso 10 euro + dp) presentazione ufficiale di “Chapitre I” disco d’esordio del quartetto italo-francese di ispirazione manouche Les contes d’Alfonsina, in uscita per l’etichetta Dodicilune. Il progetto raccoglie le eredità musicali dei quattro musicisti – la cantante Sofia Romano, il clarinettista Hugo Proy, il violinista Frédéric Gairard e il chitarrista Marco Papadia – alla ricerca di un’identità ibrida tra gipsy jazz e canzone francese, esotismi mediterranei e modernità. Il percorso di vera e propria riappropriazione del repertorio si concretizza in uno stile personale, in atmosfere emotivamente tese e in scelte armoniche e ritmiche a volte insolite rispetto alla pura tradizione manouche. Il biglietto include la degustazione di tre vini (Bianca dei Censi, Girofle o Rosso dei Censi) dell’azienda Garofano, partner del festival. Dalle 19:30, in attesa del concerto, l’AperiLea, un appuntamento rainbow settimanale in collaborazione con LeA – Liberamente e Apertamente con il dj set di Manu Funk.
Venerdì 30 luglio (ore 20:30 – ingresso 20 euro + dp), in collaborazione con la Festa di Cinema del Reale, i Giardini di Mirò proporranno la sonorizzazione dal vivo del film muto “Il Fuoco – The fire“, scritto e diretto nel 1915 da Giovanni Pastrone sotto lo pseudonimo di Piero Fosco. La colonna sonora del film, restaurato nel 2009 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, è poi diventata un album della storica band emiliana uscito nel 2010. Con oltre vent’anni di carriera e più di mille concerti in Italia e all’estero, i Giardini di Mirò sono uno dei nomi storici e più rappresentativi della scena indipendente italiana sin dai primi anni duemila. Il loro suono è un mix di psichedelia, post rock, elettronica, shoegaze, noise. Nel corso degli anni i Giardini di Mirò hanno collaborato con i più svariati artisti, da Apparat ai Piano Magic, dai Sophia a Sara Low, e poi Hood, Isan, Paul Anderson e molti altri.
Giovedì 6 agosto (ore 22 – ingresso 10 euro + dp) torna nel Salento Beatrice Antolini che presenterà, tra gli altri, i brani del suo ultimo album “L’AB” (La Tempesta Dischi), prodotto, arrangiato e suonato (chitarra, basso, batteria, percussioni, synth, piano e programmazioni elettroniche) interamente dalla polistrumentista, compositrice e cantante marchigiana. Dopo l’esordio nel 2006 con “Big Saloon” nel corso degli anni ha pubblicato “A due” (2008), “Bioy” (2010), “Vivid” (2013) e “Beatitudine” (2014), collaborando con importanti artisti italiani e stranieri, esibendosi in club e festival e affermandosi, oltre che come autrice, musicista e interprete (migliore artista solista indipendente italiana del Pimi 2009), anche come produttrice artistica e arrangiatrice. Dopo l’esperienza in due tour con Vasco Rossi, nel 2020 è stata la direttrice d’orchestra al Festival di Sanremo per “Me ne frego” di Achille Lauro. L’AB è un disco in cui si fondono spirito e scienza, sperimentazione e sacralità. L’AB è un concept album che parla dell’attuale periodo storico nel quale tutti viviamo.
EVENTO SPECIALE – Domenica 9 agosto (ore 22 – ingresso 20 euro + dp) sul Molo di Castro, in collaborazione con la rassegna comunale “Approdi Sonori”,Vinicio Capossela proporrà “Pandemonium. Narrazioni, piano, voce e strumenti pandemoniali“. Un concerto narrativo con canzoni messe a nudo, scelte liberamente in un repertorio che questo anno compie trent’anni dalla data di pubblicazione del primo disco “All’una e trentacinque circa” (1990). Da Pan, tutto, e demonio, dunque tutto demonio, in opposizione a pan theos, tutto Dio. Dunque un concertato per tutti i demoni, accompagnato da un insieme di strumenti musicali che insieme evocano il Pandemonium, mitico strumento gigantesco, del tipo dell’organo da fiera, completamente costruito in metallo, pare dai sudditi del re Laurino, nel regno sotterraneo abitato da esseri di piccola statura in grande confidenza con l’estrazione mineraria. Questa origine ctonia conferirebbe un tono grave allo strumento, che tiene a bassa quota lo spirito relegando ritmi e armonie a una dimensione infera, primitiva, che non riesce a elevarsi al cielo, ma sembra sprofondare nella terra, a tiro del fuoco perenne, in un rimestamento che è lavorio della memoria continuamente sollecitata al fuoco bianco. Pandemonium è anche il nome della rubrica quotidiana tenuta da Capossela durante il periodo di isolamento quarantenale, sorta di almanacco del giorno, che metteva a nudo le canzoni e le storie che ci stavano dietro con le storie di una attualità apparentemente immobile, ma in continuo cambiamento.
Martedì 11 agosto (ore 22 – ingresso 15 euro + dp) appuntamento con Dente per un concerto intimo e raccolto che metterà in luce la parte più essenziale dei brani del cantautore emiliano. In questo tour, infatti, le canzoni del suo ultimo omonimo album (uscito a febbraio per INRI/Artist First) e quelle del suo vasto repertorio saranno riarrangiate in chiave acustica. Dente è uno dei più apprezzati cantautori italiani, un musicista che negli anni ha conquistato un pubblico sempre più numeroso e affezionato riuscendo a imporre il suo personalissimo linguaggio pop dai tratti essenziali e ricercati. Sette album in studio, un Ep digitale e un libro alle spalle, Dente ha collaborato con numerosissimi artisti del panorama italiano come Perturbazione, Arisa, Marco Mengoni, Le Luci della centrale Elettrica, Manuel Agnelli, Coez, Brunori Sas, Enrico Ruggeri e Selton per citarne solo alcuni.
Domenica 16 agosto (ore 22 – ingresso 10 euro + dp) appuntamento con “Napoli Segreta“, un viaggio sonoro attraverso mille Napoli diverse, condotto da Famiglia Discocristiana e DNApoli. Napoli Segreta è parte di qualcosa di più grande che accade oggi a Napoli. Uno spirito diverso che mette insieme musica, letteratura e immagine in un’estetica nuova, fuori dai soliti cliché sulla città. Un lavoro raccolto nell’omonima compilation pubblicata da NG Records che raccoglie perle nascoste della discografia napoletana funk e disco e che approda live al Castello Volante. Un’azione di riscoperta sembrata anacronistica molti anni fa, ma poi divenuta leggenda e proseguita negli ultimi anni insieme ai Nu Guinea. Un virus che è cresciuto di ascolto in ascolto fino a contagiare il pianeta Terra. Anni ’70 inalati, anni ’80 bucati, anni ’90 mangiati e un Nuovo Millennio tutto da ballare per chiunque abbia chiaro il concetto: «virale» non coincide necessariamente con «mainstream»- Napoli Segreta è il dj set che non abbiamo ancora ascoltato. Un movimento culturale distribuito, diffuso, frammentato ma unitario che si muove tra avanguardia e retroguardia.
In viaggio su un camper con il suo pianoforte smontabile, martedì 18 agosto (ore 22 – ingresso 15 euro + dp) Giovanni Truppi arriverà nel fossato del Castello Volante. La sua estate sulla “lunga strada di sabbia”, di memoria pasoliniana, diventerà un reportage d’autore per il mensile Linus perché quando si cerca di assomigliare alle parole che si scrivono, ogni canzone diventa una presa di posizione civile e poetica. Il suo ultimo lavoro è 5 (2020), un Ep di cinque tracce che raccoglie collaborazioni con Calcutta pagina di, Veronica Lucchesi de la Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Brunori Sas accompagnato da un libro di storie a fumetti edito da Coconino Press e disegnato da Fulvio Risuleo e Antonio Pronostico, Pietro Scarnera, Cristina Portolano, Mara Cerri e Zuzu.
Giovedì 20 agosto (ore 22 – ingresso 10 euro + dp) la cantautrice pugliese Erica Mou con “Nel mare c’è la sete“, il nuovo spettacolo ispirato al suo romanzo d’esordio (Fandango Libri). Musica e letture si fondono sul palco come in un’unica lunga canzone, per raccontare una storia che riesce a diventare anche nostra. La cantautrice pugliese propone, imbracciando la chitarra e con l’utilizzo di loops ed elettronica dal vivo, le canzoni del suo repertorio insieme ad alcune rivisitazioni di classici della musica italiana, che fanno da colonna sonora alle letture tratte dal romanzo. La Mou ci racconta il coraggio di sentire, di scegliere, di rompere gli schemi alla ricerca della libertà, demolendo la retorica zuccherosa delle relazioni d’amore e mostrandoci co-me dietro la perfezione possa nascondersi un doppio fondo inaspettato. Classe 1990, nel 2012 arriva seconda al Festival di Sanremo, nella categoria giovani, vincendo il Premio della Critica Mia Martini. Candidata ai David di Donatello 2014 per la migliore canzone originale. Attualmente vive a Tolosa e sta lavorando al suo sesto album in studio.
Venerdì 21 agosto (ore 22 – ingresso 10 euro + dp) al Castello arriva il cantautore Lucio Corsi che presenterà, tra gli altri, i brani del suo ultimo lavoro discografico “Cosa faremo da grandi?”, uscito all’inizio del 2020 per Picicca. Nei nove brani – caratterizzati da un nuovo mondo musicale ricco di linguaggi e paesaggi sonori altamente suggestivi – Corsi si interroga sulle incertezze della crescita umana e spirituale: “Concedersi la possibilità di vivere fino in fondo un momento di insicurezza significa poter scoprire la propria magnifica creatività”.
Venerdì 4 settembre (ore 22 – ingresso 10 euro + dp) il Sei Festival accoglierà la presentazione ufficiale del primo album solista di Redi Hasa, violoncellista albanese che vive e lavora nel Salento da oltre vent’anni. “The Stolen Cello“, anticipato dal singolo “Seasons going by”, uscirà proprio il 4 settembre con Decca Records. Nel nuovo album, il musicista mette in luce la natura “vocale” dello strumento che forse si avvicina più di tutti a quello della voce umana, con una storia profondamente personale di speranza e sopravvivenza. Collaboratore di Ludovico Einaudi, protagonista del duo con la cantante Maria Mazzotta ha suonato con La Notte della Taranta, l’Orchestra popolare italiana, King Naat Veliov, Kocani Orkestra, Mauro Pagani, Rita Marcotulli, Pacifico, BandAdriatica, Officina Zoè, Xanti Yaca, Salento Orchestra, Manigold, Adria, Admir Shkurtaj Trio, Antonio Castrignanò, Enza Pagliara, Valerio Daniele e (in una traccia del suo ultimo disco) con Robert Plant. Per questo concerto di presentazione sarà affiancato dall’organettista Rocco Nigro e da altri ospiti.
Sei Festival – uno tra i più importanti nell’agenda musicale di tutto il sud Italia – è realizzato con il sostegno del Fus – Fondo Unico per lo spettacolo del Mibac e della Regione Puglia in collaborazione con Vestas Travel e Vini Garofano e altri partner pubblici e privati. Dal 2006 Sud Est Indipendente ha portato nel Salento le sonorità più interessanti della musica italiana e internazionale, offrendo al pubblico una panoramica ampia e variegata della musica dal punk al cantautorato, dal rock allo ska, dal folk ai ritmi in levare.
Nelle diverse location salentine, che nelle prime tredici edizioni hanno ospitato il festival (Gallipoli, Otranto, Castello di Corigliano d’Otranto, Castro, Masseria Torcito a Cannole, Torre Regina Giovanna ad Apani, la marina di San Cataldo, Piazza Libertini, Anfiteatro Romano e Parco di Belloluogo a Lecce e molti altri), si sono alternati artisti internazionali come Kings of Convenience, Lee Ranaldo, Jon Spencer Blues Explosion, Cat Power, Suzanne Vega, Peter Hook & The Light, Skatalites, Joan as Police Woman, Finn Andrews, Patrick Watson, J.P. Bimeni & The Black Belts, Giant Sand, Hollie Cook, Gogol Bordello, Mad Professor, Bombino, Russell Leetch (Editors), gli italiani Baustelle, Calcutta, Franco126, Mannarino, Avion Travel, Negrita, Lo Stato Sociale, Calibro 35, Brunori Sas, Be Forest, Diaframma, Any Other, Lorenzo Kruger, Bud Spencer Blues Explosion, Coma_Cose, Galeffi, Eugenio In Via di Gioia, Andrea Poggio, Siberia, Canova, Colombre, Giorgio Poi, Bugo, Daniele Silvestri, Cosmo, Verdena, Tre Allegri Ragazzi Morti, Vallanzaska, Teatro degli Orrori, One Dimensional Man, La Municipàl e molte altre realtà dalla Puglia, dall’Italia e dal resto del mondo.
SEI Young è una rassegna dedicata ad artisti e gruppi italiani Under 35, promossa da Coolclub e realizzata con il sostegno di Mibac e di Siae nell’ambito del programma “Per chi crea”, che nasce dall’esperienza del Sud Est Indipendente, festival che propone buona musica tutto l’anno. Dopo i concerti autunnali di Maria Antonietta e Giorgio Poi, la sospensione causa lockdown, i live estivi con La Municipàl e Motta, la rassegna si concluderà a dicembre con un’inedita esibizione dell’Orchestra Young diretta da Claudio Prima (musicista, compositore, cantante e coordinatore, tra gli altri progetti, di Giovane Orchestra del Salento, La Répétition – Orchestra senza confini, Bandadriatica, Adria) e Daniele Vitali (pianista, compositore, arrangiatore e docente di composizione pop-rock presso il Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce).
Il Castello Volante è un progetto promosso e realizzato da Multiservice Eco,Big Sur eCoolclub in collaborazione con il Comune di Corigliano d’Otranto, vincitore del bando per l’adeguamento degli attrattori turistici all’accoglienza di attività di spettacolo dal vivo della Regione Puglia. Il Castello Volante nasce per avviare un nuovo corso dell’antico maniero improntato alla riscoperta e alla tutela dei beni immateriali, al nutrimento del pensiero, alla filosofia e ai pensieri “che volano” per animare il borgo con una serie di attività che abbracciano la musica, il cinema, l’arte contemporanea, la danza, il cibo, la letteratura, i nuovi mestieri e l’artigianato. Una serie di azioni strutturate che abitano lo spazio per tutto l’anno, integrando la regolare e consueta programmazione attuata dal Comune. Un castello dell’immaginario, come fosse un inedito di Italo Calvino, la celebrazione dell’immaginazione e delle sue innumerevoli gemmazioni.
Info 3331803375 – www.seifestival.it
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