“Stadio S. Nicola” Bari, 16-17 giugno 2018 – Uno stadio come il “San Nicola” gremito di gente che scalpita dalla voglia di vedere il proprio mito, Vasco Rossi, che per le due tappe del suo “VascoNonStop” ha registrato sold out: centomila spettatori in due giorni, show con gioco di luci, maxischermi e le sue immancabili canzoni cantate da vecchi fan e nuove generazioni.
Persone di ogni età aspettano con ansia il suo arrivo e intanto nascono amicizie, si raccontano le esperienze passate, i concerti a cui si è partecipato e i più grandi (come me) raccontano le “vecchie storie” alle nuove generazioni. In perfetto orario si spengono le luci dello stadio e iniziano a tremare le casse con le prime note di “Cosa succede in città”, che insieme con “Fegato spappolato” e “Domenica lunatica”, sono state riarrangiate in versione “industrial-metal”. Le luci del palco sembrano dei laser che scandiscono il sound potente di chitarre e batteria. Lo spettacolo è iniziato, il Rocker di Zocca dirige l’orchestra con i suoi successi.
La scaletta rotola giù perfettamente con “Deviazioni“, “Blasco Rossi”, il medley rock e le immancabili “C’è chi dice no” e “Gli spari sopra“. Un susseguirsi altri storici pezzi come “Vivere non è facile“, “Stupido hotel“, “Siamo soli“, “Sally” e “Vita spericolata” ti arrivano addosso come un uragano (E adesso che sono arrivato fin qui grazie ai miei sogni che cosa me ne faccio della realtà? ).
Ascoltare Vasco dal vivo vuol dire sentire i battiti del proprio cuore a ritmo di puro rock.
Vasco è sempre lo stesso? È come il buon Vino! Dopo il grande successo di “Modena Park” (record mondiale con 220 mila spettatori) il Komandante anziché rallentare e godersi i successi ottenuti, ritocca ancora una volta il sound con una nuova squadra di giovani: la polistrumentista Beatrice Antolini e il bassista Andrea Torresani (subentrando all’ultimo momento a Claudio Gonelli). Oltre alle nuove leve, fanno parte della Combriccola Matt Laug (alla batteria), Alberto Rocchetti (per il tocco del Lupo alle tastiere e pianoforte), Frank Nemola (alle tastiere, programmazione, cori e fiati) e nel segno della tradizione e del rinnovamento Stef Burns e Vince Pastano (alle chitarre).
Il Blasco non delude, anzi è una perenne conferma (Sono l’uomo più semplice che c’è, sono l’uomo giusto per te!). Con questo show oltre a fregarsene del tempo, va oltre le aspettative: omaggia i Metallica con “Ender sandman” per ringraziarli della versione di “C’è chi dice no” che il gruppo statunitense aveva inserito in scaletta nel tour italiano 2018, proprio per omaggiare il Kom.
I miei nipoti chiedono: “Perché Vasco è così seguito da una folla oceanica di persone?”
Rispondo che il concerto rappresenta il momento in cui Vasco e il suo pubblico sono una cosa sola, il tempo in cui ci si libera da tutte le angosce e dalle frustrazioni, dai pregiudizi e dai sensi di colpa. Con Vasco si ci diverte e si piange, si condivide gioia e malinconia, si dialoga con quelle voci che abbiamo dentro chiamati “sentimenti” (Credi che sia facile, credi che sia semplice. Vai a farti fottere! Credi che sia una storia semplice, cielo senza nuvole, un amore utile sempre alla ricerca dov’è?) e nonostante gli innumerevoli problemi, Vasco ci riporta quel senso di serenità e ci permette di fare il dito medio alla vita (Siamo solo noi che non vi stiamo neanche più ad ascoltare!).
Una cosa è certa, quando si canta con lui ci si sente finalmente liberi, si dimenticano i pensieri e per due ore e mezza di show siamo (Liberi di volare, liberi di sbagliare, liberi di sognare, liberi di ricominciare…).
Poi, per quanto mi riguarda, il live è un momento particolare, per un intero giorno la mia anima è in compagnia del mio amico Mimmo Bucci. Sulle note di “Canzone”, una lacrima è d’obbligo… (ma la tristezza però si può racchiudere dentro una canzone che canterò ogni volta che avrò voglia di parlarti… E quando un giorno t’incontrerò magari per la strada magari proprio sotto casa tua… Ehi!).
E come tutti i finali, Vasco Rossi saluta tutti con un arrivederci e tanto torno sulle note di “Alba Chiara”.
I fan di Vasco? I più belli! (Cit. Vasco)
I miei nipoti? (Senza Parole!)
Maurizio Tarantino
La scaletta di Vasco Rossi a Bari
Cosa succede in città
Deviazioni
Blasco Rossi
Adesso che tocca a me
Come nelle favole
Fegato, fegato spappolato
Medley: Delusa, T’immagini, Delusa, Mi piaci perché, Gioca con me, Delusa, Stasera!, Sono ancora in coma, Rock’n’roll Show
Vivere non è facile
Sono innocente ma…
La fine del millennio
Ciao
Interludio 2018
C’è chi dice no
Gli spari sopra
Stupido Hotel
Siamo soli
Domenica lunatica
Il mondo che vorrei
Medley: Brava (1981), L’uomo più semplice (2013), Ti (2001), Dimentichiamoci questa città (1981)
Rewind (1998)
Un mondo migliore
Medley acustico: Dillo alla luna, L’una per te, E…
Senza parole
Vivere
Sally
Siamo solo noi
Vita spericolata
Canzone
Albachiara (1979)
Gallery completa by © Alessandro Lonoce
IL PUBBLICO DEL “S. NICOLA” BARI
[masterslider id=”247″]
IL LIVE DEL KOMANDANTE
[masterslider id=”248″]
Credits: si ringrazia l’ufficio press di LIVE NATION per la gentilissima disponibilità al servizio e la perfetta organizzazione dell’evento.