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Un Viaggio Emozionale nel Tempo: La Storia dei NOMADI incanta il Petruzzelli.

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“Teatro Petruzzelli” Bari, 15 novembre 2025 – Nella splendida cornice del teatro arriva il live tour dei Nomadi, che tornano a pubblicare un album dal vivo dopo quasi dieci anni.

I Nomadi hanno fatto la storia, e la storia, ieri sera, l’hanno portata per la prima volta a Bari grazie ad Aurora Eventi. L’attesa per questa tappa del “Live Tour Teatri 2025/2026” era palpabile, e la band più longeva d’Italia non ha tradito le aspettative, regalando al pubblico un’immersione profonda nel suo repertorio senza tempo.

Il Petruzzelli, tutto esaurito, ha accolto la band con un calore commovente, trasformandosi in una cassa di risonanza perfetta per le loro melodie. Il concerto è stato un vero e proprio viaggio emotivo, che ha toccato sessant’anni di musica e impegno sociale.

La seguitissima band fondata nel 1963 da Beppe Carletti e dal compianto Augusto Daolio si può a ragione definire un gruppo transgenerazionale, infatti i Nomadi possono contare a tutt’oggi su un vasto pubblico di tutte le età appassionatissimo della loro musica, che spazia dal rock al cantautorato trattando spesso tematiche sociali rilevanti con testi impegnati e significativi.

A questo proposito è impossibile non menzionare brani come “Dio è morto” o “Io vagabondo”, che hanno conquistato un posto d’onore nella storia della musica italiana.

Nel corso dei molti anni di carriera la formazione dei Nomadi ha inevitabilmente visto diversi cambiamenti, ma restano saldi i valori di speranza, solidarietà e impegno sociale di cui la loro musica è da sempre permeata.

L’attuale formazione vede il fondatore Beppe Carletti alle tastiere, cori e fisarmonica, Cico Falzone alla chitarra e ai cori, Massimo Vecchi al basso e voce, Sergio Reggioli a violino, chitarra e voce, Yuri Cilloni alla voce e Domenico Inguaggiato alla batteria.

Come da tradizione della band, non sono mancati brani di denuncia politica, sociale e ambientale, con la consueta ed immancabile atmosfera intima che ha trasformato il concerto in una sorta di ritrovo tra amici di lunga data, che non si vedevano da tanto tempo.

La scaletta è stata un equilibrio perfetto tra inni di protesta come “Auschwitz” e ballate romantiche come “Voglio ridere”. Il setting teatrale ha permesso di apprezzare ogni arrangiamento con una chiarezza cristallina, dando una nuova profondità anche ai pezzi più noti.

Quando sono partite le prime note di “Un pugno di sabbia” e “Tedeum”, si è respirata un’aria di pura magia, una connessione quasi spirituale tra palco e pubblico.

Quello dei Nomadi non è stato solo un concerto, ma una celebrazione della musica italiana, dell’amicizia e di ideali mai sopiti. Hanno dimostrato che la loro musica è un ponte tra generazioni, capace di emozionare tanto i fan storici quanto i nuovi ascoltatori.

A 62 anni dalla fondazione, i Nomadi restano una delle voci più autentiche e necessarie del panorama musicale italiano.

ALESSANDRO LONOCE


Photoset by: Alessandro Lonoce


Credits: Si ringrazia l’Ufficio stampa di AURORA EVENTI per la cortese disponibilità.

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