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[Live Report] Il rock di PIERO PELU’ e dei Bandidos ha vinto su tutto e tutti a Molfetta.

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Molfetta, 18 luglio 2021 – Con il meteo che minacciava pioggia e temporali per tutto il weekend da venerdì a domenica, contro ogni pronostico, abbiamo trovato sereno tutta la giornata di domenica.

Il concerto iniziato alle 21.30 con il palco, adiacente al porto, con un mega cartellone raffigurante il simbolo del Cornucuore.

Ad accogliere l’artista, sul quinto piano di un palazzo adiacente la piazza, uno striscione bianco raffigurante il Cornucuore con scritto “Benvenuto a Molfetta, Pierino”.

Ed eccolo, sotto una pioggia d’applausi e urla, finalmente fa il suo ingresso: camicia rossa a fantasia pantaloni stretti neri, coi soliti capelli lunghi (mai tagliati, mai passati di moda) raccolti dietro la nuca, salta e agita le mani, come l’ “animale da palco” che è, il massacratore di tabù e luoghi comuni, il rocker sempre in prima fila pronto a battersi per ambiente e la società, il primo ragazzaccio della musica italiana: Piero Pelù (dei Litfiba).

Si parte subito, l’impatto è immediato e distruttivo, tanto da spazzare via i protocolli che impongono di rimanere seduti e distanziati l’un l’altro, ma Piero dopo un paio di brani ammonisce “Ragazzi dai tutti a posto, rispettiamo le regole”…ma rassegnato della caparbietà del pubblico continua il suo show.

Il rocker fiorentino, accompagnato dai talentuosissimi Bandidos, delizia il pubblico pugliese attingendo dal suo repertorio solista recente e non con brani come Gigante, Pic-nic all’inferno (in cui invita a riflettere sulla causa ambientale), Fossi Foco (sulla discriminazione, sul “diverso” che rappresenta una ricchezza) e Io ci Sarò, fino ai brani storici dei Litfiba come Eroi nel Vento, Regina di Cuori, Fata Morgana e Spirito giusto per citarne qualcuno.

Non mancano i momenti dissacranti di puro show e intrattenimento, come l’elezione di “Miss Regina di Cuori Puglia 2021” premio che si sarebbe aggiudicato la ragazza che avrebbe avuto il coraggio di scapezzolarsi, questo non avvenne e quindi “nessuna Regina di Cuori, tutte principesse”.

A metà concerto, mentre il pubblico si fa sempre più scatenato, Alessandro Finazzo (il chitarrista) sorprende tutti con un un riff di “Break on Through to the Other Side” e con grandissima sorpresa, dopo due giri, Piero lo segue ed inizia a omaggiare Jim Morrison e i Doors interpretando la cover ed approfittando per sorseggiare un po’ di birra, nelle pause.

Non è l’unico omaggio del ragazzaccio, segue difatti il tributo a “Raffaellina” con ‘invito a cantare tutti a squarciagola “Nananananana Rumore Rumore” ma non finisce qui, non poteva di certo mancare la cover di Seven Nation Army, al secolo Popopopopopo, l’inno della nazionale di calcio italiana, terminando infine con la ballata esotica che è Tequila.

Dinamico, entusiasmante e divertido, non ha fatto mancare momenti di raccoglimento e monito, con l’introduzione di Fiorirà, dove invita e incoraggia a denunciare mafie e organizzazioni criminali, così mentre i Bandidos procedono con la parte strumentale, il rocker di Firenze si inginocchia e scrive qualcosa su una bandiera bianca, la solleva sventolandola: “Mafie Merda” con la A nel cerchio anarchico.


La carica di emozioni ed energia, unita alla voglia di cantare e condividere ancora musica dal vivo è riuscita a far perdere la cognizione del tempo a tutti, nonostante i cellulari sempre a portata di mano per catturare ricordi ed emozioni, lo spettacolo giunge in dirittura d’arrivo quando Pelù inizia a presentare i suoi Bandidos: Alessandro Finazzo alla chitarra, Dado Neri al basso e Luca Martelli (detto mitraglietta) alla batteria.

Il suo ultimo aneddoto è di quando un suo amico gli raccomandava di “non darsi tante arie perché probabilmente nella vita non avrebbe concluso nulla”, lui rispose di star attento perché “chi caccia poi viene cacciato…” introducendo così il primo singolo in assoluto dei Litfiba classe ’83: La Preda.

Lo show si chiude con il forsennato rock di Toro Loco, accompagnato dal suo classico fischietto, chiudendo così il sipario sulla serata.

A Molfetta, la sera di domenica 18 luglio il rock di Piero Pelù e dei Bandidos ha vinto su tutto.

LEONARDO DELARGE


BAND:

Piero Pelù (Vocal)
Alessandro “Finaz” Finazzo (Bandabardò) alla chitarra e cori
Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria e cori
Dado “Black Dado” Neri al basso chitarra e cori
Francesco “Felcio” Felcini al suono di sala ed effetti speciali


Photoset by  ALESSANDRO LONOCE

SETLIST:

  1. Vivere il mio tempo (Litfiba song)
  2. Picnic all’inferno
  3. Io ci sarò
  4. Gigante
  5. Ragazzo (Litfiba song)
  6. Dea musica
  7. Fata Morgana (Litfiba song)
  8. Tribù
  9. Re del silenzio (Litfiba song)
  10. Prendimi così
  11. Regina di cuori (Litfiba song)
  12. Fossi foco
  13. Fiorirà
  14. Eroi nel vento (Litfiba song)
  15. Spirito (Litfiba song)
  16. Bomba boomerang
  17. Gira nel mio cerchio (Litfiba song)
  18. Break On Through (to the Other Side) (The Doors cover)
  19. Tequila (Chuck Rio cover)
  20. La preda (Litfiba song)
  21. Lacio drom (Litfiba song)
  22. Toro loco

Credits: si ringrazia OVERSOUND MUSIC FESTIVAL e VULKANO CONCERTI per la gentilissima disponibilità al servizio e la perfetta organizzazione dell’evento.

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