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Il MAESTRALE si aggiudica la finale regionale dell’Arezzo Wave in Puglia.

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Si sono svolte sabato 16 luglio nella splendida cornice estiva del Cotriero di Gallipoli, le selezioni per la Finale di Arezzo Wave in Puglia.

Arezzo Wave, tra i contest più longevi ed importanti italiani per band emergenti, continua la sua ricerca di nuovi talenti in giro per lo stivale.

Sabato a salire sul palco sono stati Il Maestrale, i Violent Scenes, i Marte, gli Insanis e RaestaVinvE: tutto il live è stato trasmesso in diretta radio su RKO (www.rkoanir.com).

Tutte le band hanno dimostrato un alto livello artistico e padronanza del palco, ma alla fine la giuria ha decretato che a passare il turno sono Il Maestrale: la band barese accede ora al palco nazionale e dovrà rappresentare la nostra regione durante il festival nel prossimo novembre 2022.

Arezzo Wave è un palco importante, su cui la band dovrà confrontarsi con le produzioni arrivate da tutta l’Italia, ma anche con la possibilità di vincere altri premi ed ambire a palchi internazionali come Parigi o Austin in Texas.

“Siamo stati molto contenti di riportare dal vivo le selezioni di Arezzo Wave in Puglia dopo questo blocco durato due anni, di offrire palchi a band emergenti con la voglia di farsi conoscere.

Malgrado le difficoltà di organizzazione che può avere un evento del genere legato alla presentazione di musica originale, alla fine ci siamo riusciti, con la passione per la musica che ci contraddistingue da anni.

Ed è per questo che voglio ringraziare tutti i collaboratori regionali che hanno reso possibile portare avanti, ancora una volta, questo progetto che proietta le nostre band nel mondo discografico nazionale, creando nuove opportunità lavorative per i nostri artisti che saranno forse le nuove star musicali del domani, io lo auguro a tutti!” – il responsabile regionale Carlo Chicco.


Il Maestrale fonde la musica pop rock ed elettropop con l’etnicità delle sonorità mediterranee: vi è una sorta di filo rosso che si lega alla tradizione, quella della Puglia, pur non rinunciando a girare il mondo con la musica, sperimentando sonorità diverse e che fanno ogni volta proprie.

È così che il Maestrale intende perseguire il proprio progetto, spingendosi sempre oltre anche nella ricerca di tipo testuale: non è raro ritrovare un pezzo ispirato ad un libro, un saggio, un mito greco od un passo biblico, come nel caso del primo singolo, “Genesi”.

Il Maestrale si disseta delle acque dell’Adriatico e intende ripercorrere radici antiche e profondamente immerse nella tradizione.

Il maestrale nel primo singolo, Genesi, pone fondamentalmente una delle domande ontologiche che attanagliano da sempre l’umanità. Perché esistiamo? Questo è un quesito che, da Parmenide ad Heidegger, non ha mai trovato una risposta oggettiva.

Questo è il nòcciolo di Genesi, che si estrinseca nella ripetuta frase “e adesso io?” alla quale replica un tormentato “adesso non lo so”. Nei testi del Maestrale emerge un impegno intellettuale e la voglia di servirsi della musica come mezzo di condivisione e, altresì, come veicolo che marcia sulla via della libera espressione.

Il Maestrale è libero arbitrio: esiste perché la musica di Alessandra, Simona, Nicholas, Dario e Paolo è l’aria che si respira sul pianeta del Maestrale, terra pronta ad essere colonizzata da chiunque.

Questi uomini e queste donne, nati dalle sponde del mar mediterraneo, non desiderano che mescolarsi al mondo portando alta la bandiera della loro terra natìa, come un tatuaggio sulla pelle.

In questi mesi dalla nascita del collettivo sono successe cose belle: le canzoni sono state apprezzate dal MEI meeting, il quale ha definito tale genere musicale come “mediterraneo post moderno”.

Le loro canzoni hanno ricevuto altresì pubblicazioni da parte di RockIt, il quotidiano italiano, la Gazzetta del Mezzogiorno, Euromusica (testata che si occupa dell’eurovision).

Infine, il loro secondo singolo, Xanadu, è stato scelto da Radio 2 Indie per la playlist mensile.

Oggi il Maestrale concorre per l’Arezzo Wave: il loro obiettivo non è che questo, portare la loro Puglia, farla cantare, farla conoscere.

La profonda volontà alla base di questo progetto è che ogni ascoltatore riveda la musica del Maestrale come “una seconda volta” nella quale riflettersi e ritrovare ancora e ancora se stesso o una versione rinnovata di se.

Questa musica è composta dai suoi ascoltatori e dalle loro aspettative. Questa musica assomiglia ai suoi compositori. Il Maestrale è un atto d’amore, nato dall’amore è condiviso con amore, entrate a farne parte. Noi vogliamo solo dare.


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Arezzo Wave Puglia sostenuto dall’Associazione Culturale Microsolco e dalla radio RKO www.rkonair.com.

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