
“Casa delle Arti” Conversano (Ba)- 21 dicembre 2017: l’accogliente location delle “Casa delle Arti” si è gremita di gente in occasione dell’arrivo del grande rapper e cantautore italiano Ghemon, in tour con il suo quinto album in studio “Mezzanotte”, pubblicato il 22 settembre di quest’anno.
Ghemon, nome d’arte di Gianluca Picariello, è un rapper che si distingue per la sua originalità nel prendere le distanze dagli altri rapper contemporanei più mainstream. L’artista non si pone il problema di piacere a tutti, ma si sente libero di esprimere sé stesso in tutte le sue sfaccettature. Il suo stile, a volte melodico altre volte più ritmato, ha lo scopo di mettere in risalto il significato dei suoi testi.
Ciò lo si evince, maggiormente, dal suo ultimo album che presenta testi molto accurati e concisi dal punto di vista lessicale, frutto di un lungo lavoro di composizione e arrangiamento dell’artista che decide di raccontare, attraverso le sue tracce, il suo periodo difficile segnato da una profonda depressione. L’album, infatti, si presenta come il desiderio da parte dell’artista di aprire il suo dolore al pubblico e ciò lo fa miscelando perfettamente le sue parole, ricche di metafore e significati, con suoni che oscillano tra l’hip hop, il r&b, il soul e il rap.
L’artista apre il concerto con il brano “Impossibile”, da cui traspare, non solo attraverso le parole ma anche dal suono, la sua grinta e la sua determinazione nel far fronte agli ostacoli della vita e nell’uscirne più forti di prima. A seguire altri brani come “Quando imparerò”, del precedente album Orchidee,“Cose che non ho saputo dire”, “Magia nera”, fino ad arrivare al pezzo forte “Mezzanotte”, brano dal titolo fortemente simbolico e dal significato ambivalente, da cui concetto ruota l’intero album.
La mezzanotte indica uno spazio temporale di breve durata, ma in contrasto indica anche la fine di una lunga giornata. In sintesi la mezzanotte rappresenta la fine di un tortuoso percorso interiore dell’artista in cui egli parte proprio da questo momento di profondo buio per ripartire e migliorarsi, dimostrando che solo arrivando alla mezzanotte, solo toccando il fondo della propria sofferenza, si può costruire quella corazza che permette di rialzarsi nuovamente e di continuare a vivere.
Altri brani importanti sono stati “Siero Buono“, “Crimine”, “Un temporale” fino a concludere in bellezza con “Adesso sono qui”, “Scusa” e non poteva mancare “Dopo la medicina” , un vero e proprio vaffanculo a tutto il passato.
“Io sono come un colpo nella pancia e faccio male
Tu tieni su la guardia e incomincia a contare
I buoni se messi alla prova poi sono un incubo
I buoni se messi alle strette alla fine vincono
E tuoni e lampi e saette non mi colpiscono
Lambiscono, ma non resistono”
Ghemon, “Mezzanotte”.
ROBERTA LOBASCIO
Credits: si ringrazia il press (Melania Murro) della “Casa delle Arti” di Conversano per la gentilissima disponibilità al servizio e la perfetta organizzazione dell’evento.