
“Stadio S. Nicola” Bari, 14 giugno 2019 – E’ tornato a Bari Luciano Ligabue questa volta allo Stadio “San Nicola”, dopo l’Arena della Vittoria e il Pala Florio degli anni passati. La paura e l’insicurezza dovuta all’improvviso intervento alle corde vocali del 2017, sono ormai un lontanissimo ricordo, sì perché il Liga si è letteralmente mangiato il mega palco super illuminato allestito nello stadio barese.
Un’energia e una carica pazzesca, da far impallidire le giovani promesse della musica. Si comincia con l’ultimo singolo Polvere di stelle seguita da Ancora noi. Come una constatazione tra il Liga e il suo pubblico pugliese ritrovatisi dopo due anni e mezzo: “siamo felici di cominciare questo tour proprio qui da Bari. Come sapete alla prima c’è una certa responsabilità che non ricade solo su di noi, ma anche su di voi” questo il benvenuto del rocker, che con il boato del San Nicola annuncia A modo tuo, una delle canzoni che Ligabue sente più sue, dedicata a sua figlia e inserita in scaletta solo recentemente, dopo averla donata a Elisa.

Un omaggio al repertorio d’annata con Si viene e si va, Quella che non sei e Balliamo sul mondo, dove tutto lo stadio era in piedi a far festa. A questo punto il momento si fa intimista, Ligabue imbraccia la sua chitarra “in questo modo sono venuti fuori alcuni testi”, confida e dedica un medley acustico con alcuni dei suoi successi di sempre come L’amore conta, Sogni di rock ‘n’ roll, “la prima di tutte, dopo son venute le altre” ha dichiarato il cantautore, e poi Il giorno di dolore che uno ha, Tu sei lei e Un colpo all’anima.
La band torna in scena e nuovamente l’atmosfera si fa amarcord e sognante con Bambolina e barracuda, impossibile stare fermi e non cantare. Con la Cattiva compagnia si torna a Start, seguita da Non è tempo per noi (o forse non lo sarà mai), testi che restano impressi nella mente, anche per la tematica ambientale di fondo, oggi più che mai attuale, vedi le immagini dei Friday for future proiettati sui maxischermi led. A metà concerto arriva Marlon Brando è sempre lui, si accendono Le luci d’America e Mai dire mai, inno, mantra di vita. Questo trittico introduce quello che sarà un altro momento topico della prima data dello Start Tour ovvero il medley “Rock Club”, come denominato nella scaletta ufficiale, momento in cui la band al completo raggiunge la fine della passerella centrale che dal palco porta all’abbraccio con il pubblico.

Del ricco medley fanno parte Vivo Morto o X, Eri bellissima, Il giorno dei giorni, L’odore del sesso, I ragazzi sono in giro, Libera nos a malo e la beneaugurante Il meglio deve ancora venire. Si torna a posto con Vita morte e miracoli, la rassicurante Niente paura e il pezzo da 90 Certe notti: tutto il San Nicola canta a squarciagola. Con A che ora è la fine del mondo e Tra palco e realtà i bpm aumentano. Il bis accontenta i fan di tutte le età con Certe donne brillano, Piccola stella senza cielo, canzone tratta dal primo album “Ligabue” del 1990 diventata singolo solo nella versione riarrangiata del 2003 e l’immancabile Urlando contro il cielo “con questa vi e ci auguriamo la migliore estate possibile, a presto”.

Prima dei saluti il cantautore emiliano confida: “ogni volta ci sembra di partire, ecco Start, come se fosse il primo concerto, grazie per questa sensazione, grazie per esserci stati”. Ringraziamenti doverosi e applausi fragorosi alla sua band composta da Max Cottafavi alla chitarra, Luciano Luisi alle tastiere, Davide Pezzini al basso, “Capitan Fede” come si autodefinisce ironicamente Federico Poggipollini alla chitarra e la new entry Ivano Zanotti alla batteria.
MARIANGELA CUSCITO
Photoset by: Alessandro Lonoce
[masterslider id=”319″]Si ringrazia l’ufficio stampa di Parole&Dintorni e F&P Group srl per la disponibilità al servizio e l’ottima organizzazione dell’evento.