
Abbiamo incontrato PAKY per farci raccontare il suo ultimo video del brano “Non è la filosofia“, ecco cosa ci ha detto:
Il titolo del brano “Non è la filosofia” che relazione ha con “…un inno alla semplicità e alla verità..”
Non sono le parole vuote che danno senso alla nostra quotidianità. Le relazioni dovrebbero basarsi sulla sincerità: faccio ciò che dico, agisco non con egoismo, ma pensando che il mio fare ha conseguenze sostanziali per chi mi circonda.
L’ambientazione di vita vissuta e quotidiana, come vuoi rappresentarla con questo titolo?
Non è la filosofia, non sono le chiacchiere inutili a determinare la mia vita. Devo, dobbiamo rimboccarci le maniche per andare avanti. ..e penso che questa sia la realtà che accomuna un po tutti. Il mio è un grido di denuncia, che vuol essere il grido di chiunque si senta stanco di sentirsi preso in giro da un sistema che finge di non comprendere che le cose se devono cambiare, cambiano partendo dal vissuto quotidiano della gente comune, guardando alle cose semplici ma importanti delle famiglie, dei giovani, dei padri di famiglia che a cinquant’anni si ritrovano disoccupati ,dei pensionati che a malapena riescono ad arrivare a fine mese.
Raccontaci della scelta di aver rappresentato nel video, quel “contatto” con un politico ?
Il contatto con un politico. …chi meglio del politico rappresenta la responsabilità nei confronti del bene comune. …tutto ciò che ho spiegato precedentemente passa da un senso politico più o meno sano. Non è importante chi sia il politico, di quale fazione sia…ciò che conta è l’intento. Ad oggi, nella mia breve vita , ho potuto notare che manca l’attenzione per ciò che conta: il benessere primario della gente, l’amore per il giusto e la verità. Ma spero che tutto possa cambiare.
“Questa canzone vuole essere un inno alla semplicità e alla verità: forse le più nobili idee sono quelle semplici che vedono la realtà e i bisogni della gente; probabilmente il nostro mondo non ha bisogno di grandi oratori in giacca e cravatta, ma di uomini dal cuore grande, disposti a sporcarsi le mani per “aggiustare” le cose.”
Testo: Tommaso De Filippis
Musica: Tommaso De Filippis, Raffaele Pellegrino, Giuseppe Sammarone, Pasquale Schiraldi
Voce: Pasquale Schiraldi
Chitarra acustica: Tommaso De Filippis
Basso elettrico: Tommaso De Filippis
Chitarra elettrica: Giuseppe Sammarone
Batteria: Mauro Daluiso
Orchestrazione ideata e realizzata da Giuseppe Sammarone.
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