Dopo l’ultimo successo di Destino, dedicato al fratello Gory, scomparso nel 2018, il neretino Mr. Linfa torna alla ribalta con The Midnight Silence, sinergia fra alternative rock e il mondo travolgente del rap, la stessa già provata e riprovata negli anni Novanta dal gruppo musicale statunitense dei Linkin Park di due icone come Chester Bennington e Mike Shinoda.L’estro di Mr. Linfa ha incrociato in questo caso l’accattivante voce rock di Eleonora Passaseo, già presente nel panorama artistico musicale pop/rock da oltre vent’anni.
Prodotto dalla WE editore e dalla Falcon Farm, scritto e registrato nei rispettivi studi di registrazione, con una dedica nel finale al grande Chester, il videoclip di The Midnight Silence vede la regia di alto livello di Daniele Fusco (terzo nel ranking mondiale dei filmmaker e videomaker) e lo scenario magico di Nardò con le sue meraviglie monumentali notturne (in piazza Salandra).
Nel pezzo un’ondata di accordi calibrati del bassista Fabio Capone, alias Mr. Capao, le bacchette fibrillanti di Egidio Paglialunga e le corde aggressive di Luigi Bottazzo, il tutto coordinato nello studio Artetique Commusication di Gianmarco Nieri. I cori che accompagnano il brano sono a cura di Ray Campa.
Il progetto è patrocinato dal Comune di Nardò e dall’assessorato al Turismo e alle Attività Produttive.Protagonista della storia una ragazza, Elisa, che addormentatasi su di un lettino al mare, presa dalla lettura di un libro, sogna di vivere la propria vita, versione rock, ma nello stesso tempo scopre di essere perseguitata dal tempo (Gianmarco Serra degli Apres la Classe) in uno scenario triste e cupo della nostra vita.
Dove tutto sembra esser cambiato all’improvviso, dove le nostre vite sono messe a dura prova e dove il tempo che passa velocemente prova a distruggere i nostri piani e il nostro tutto.
Elisa allora durante la corsa contro il tempo, sale a bordo di un vecchio taxi giallo con alla guida uno spericolato autista (Marcello Spano) e una volta scesa nella magica piazza, comincia a immaginare scenari vissuti in passato e del tutto normali ai nostri occhi, quali un signore seduto a bere una birra, due motociclisti che chiacchierano a ridosso della colonna in piazza, un uomo col cane che incrocia una ragazza in bici, due artisti di strada che provano ad attirare l’attenzione della ragazza e all’improvviso il suono dell’orologio che detta il ticchettio della mezzanotte che nuovamente riporta il vuoto nella piazza.
La storia continua con la band che suona imperterrita sotto gli archi colorati della vecchia pretura, riempiendo quel vuoto assordante a suon di note e colpi secchi di grancassa.
Nel frattempo, le voci di Mr. Linfa e di Eleonora accompagnano la ragazza verso un locale gremito di gente, luogo di incontri e risate notturne. Tutto sembra scorrere fra un drink e una bevuta al volo ed Elisa viene afferrata dal tempo che risveglia la voglia di vivere di ognuno di noi.
Una lacrima sulla guancia di entrambi i cantanti è il simbolo di tristezza e di quel Pierrot affranto e sconsolato ben noto nelle commedie carnevalesche, che nonostante tutto riesce a custodire ancora quella speranza e quella fiducia necessaria a ristabilire gli equilibri di un tempo.
Proprio come dice il ritornello, “… non voglio aver più paura quando arriva il silenzio della mezzanotte, voglio pensare che domani sarà migliore di adesso”.Mr. Linfa, al secolo Diego Spano, ha 40 anni ed è il protagonista di una storia personale familiare di grande sofferenza, ma anche di rinascita.
Con la morte dell’amato fratello Gory e la sua lotta con una malattia al sistema linfatico. La musica gli è servita per ritrovare energia e voglia di vivere.