Esce oggi venerdì 08 luglio “L’ULTIMO FIORE” (Epic/Sony Music Italy), il nuovo progetto discografico del talentuoso cantautore GAUDIANO, disponibile anche in versione fisica a partire da venerdì 15 luglio.
L’album si presenta come il perfetto biglietto da visita di un nuovo e rinnovato GAUDIANO, più maturo e consapevole.
Appassionato e instancabile, nell’ultimo anno non ha mai smesso di mettersi alla prova e cercare nuove strade su cui tracciare il proprio percorso musicale per lasciare un segno indelebile.
Con questo progetto il cantautore dimostra di non aver paura di osare e di saper abbracciare sonorità eterogenee pur conservando un’identità ben precisa.
Il fil rouge che lega i 10 brani è sicuramente la scrittura di GAUDIANO, tra le più incisive e autentiche del cantautorato italiano di nuova generazione, che spicca per l’immediatezza e la semplicità con cui riesce a comunicare sentimenti personali quanto condivisibili, raggiungendo anche le parti più recondite dell’anima e facendo breccia al primo ascolto.
“L’ULTIMO FIORE” si apre con “Rossetto”, in cui GAUDIANO ripercorre con la mente i ricordi di un’estate passata, memore del momento in cui il suo sguardo ha incrociato quello della persona amata.
I capelli e la pelle pieni di sale, la sabbia che sporca le scarpe e la freschezza delle notti di fine stagione fanno da sfondo a un pezzo che esprime tenerezza e nostalgia per ciò che si ha vissuto.
L’amore continua a essere protagonista nel pezzo successivo, “Love story”, in cui l’artista canta di come, quando si è innamorati, ci si senta invincibili e in grado di “dare fuoco al mondo” con le proprie risate e i propri baci.
È un brano carico di energia, in cui ad essere narrato è quel gioco dello stare insieme che ha regole ben precise, in cui spesso le cose vengono dette a metà e ci si prende in giro, ma in cui in fondo ci si diverte e si sta bene.
Segue “Piove veleno”, un pezzo dal ritornello vagamente latineggiante, in cui GAUDIANO mostra un lato più “cupo” di se stesso e canta di come l’amore spesso porti a lottare. Una sfida continua in cui ci si mette all’angolo e si cade al tappeto, in cui si fa la guerra per ambire poi alla pace.
Quarta traccia dell’album è invece “Oltre le onde”, il brano con cui GAUDIANO ha dato ufficialmente inizio a una nuova fase della sua carriera musicale e ha fornito un’anticipazione dell’intero progetto.
Una canzone in cui chiede e fa allo stesso tempo un’importante promessa alla persona che ama: quella di rimanere sempre insieme, comunque vada, indipendentemente dallo scorrere del tempo, dei mesi e delle stagioni, perché solo così si possono affrontare le onde burrascose della vita senza lasciarsi travolgere.
Cambio di registro per “Glutine”, in cui GAUDIANO racconta di una relazione ormai in rotta di collisione, dove tutto appare grigio, vuoto e inconsistente. Quel momento in cui ci si aggrappa a ciò che di bello c’è stato, in cui si riguardano le foto dove esplodono sorrisi che ormai non ci sono più e si cerca di raccogliere i cocci di un legame ormai rotto irrimediabilmente.
Il pezzo successivo “Rimani”, uscito lo scorso anno, racconta invece con un linguaggio cinematografico una storia d’amore autentica, che fa il conto con la sfida del tempo e delle incomprensioni. Frasi dal letto, mani che si cercano e si allontanano, le valigie pronte in un angolo della casa. La frustrazione può inghiottire una coppia, ma arrivati sulla soglia, tra il conservare e il rinunciare all’amore, non c’è nulla di più umano che abbandonarsi a un “Rimani”.
La raccolta prosegue con “Stendo il cielo”, un brano romantico in cui GAUDIANO esprime il bisogno di perdersi negli sguardi e nel contatto con la persona che ama, l’unica con cui riesce davvero a essere se stesso, la sola con cui può spogliarsi di quell’armatura da indossare ogni giorno per proteggersi dalle maschere degli altri e da coloro con cui non ci si può mostrare deboli o vacillanti.
L’album non poteva non includere “Polvere da sparo”, la canzone con cui GAUDIANO ha trionfato alla 71ª Edizione del Festival di Sanremo nella sezione delle Nuove Proposte. Dedicata al papà scomparso prematuramente, più che affrontare la tematica di un lutto difficilissimo da elaborare, essa abbraccia il tema più generale del rapporto tra padre e figlio.
L’eredità del primo, la cura e la forza. L’orgoglio del secondo che non vuole smettere di essere “tale”, intrappolato nella malinconia del ricordo, tra ansia e “polvere da sparo”, ma con la sensazione, seppur non del tutto consapevole, di quell’eredità paterna ormai assimilata per sempre.
Segue “100 kg di piume”, uscito lo scorso giugno.É un brano d’amore carico di energia, caratterizzato da un groove funky che strizza l’occhio alla musica anni ’80.
É il racconto dei sentimenti eterogenei che possiamo provare nei confronti di noi stessi e del nostro passato. Un’altalena di emozioni, una sfida continua fatta lampi di consapevolezza, di un amore per cui vale la pena scommettere sempre.
Il progetto discografico si chiude con la title track “L’ultimo fiore“, forse il brano più intimistico dell’intero album. Il pezzo si presenta come una confessione a cuore aperto in cui GAUDIANO canta il turbamento emotivo a cui la vita espone inevitabilmente: il sentirsi sballottato da un argine all’altro di un corso d’acqua che a volte sembra non si riesca a risalire, la paura di non lasciare un segno nel mondo, lo smarrimento che si prova quando si ha la sensazione che tutto sia più grande di noi.
Un brano estremamente personale, quasi uno sfogo, un’esigenza di dare voce ai propri demoni in modo da esorcizzarli.
GAUDIANO porterà “L’ULTIMO FIORE” live il prossimo autunno esibendosi domenica 30 ottobre ai Magazzini Generali di Milano e giovedì 03 novembre al Largo Venue di Roma.
A queste date, che vanno a sostituire quelle inizialmente previste per aprile 2022 e rinviate a causa delle norme anti-Covid, si aggiungono quella di mercoledì 03 agosto all’Indiegeno Fest e di sabato 24 settembre al Teatro Giordano di Foggia.
I biglietti già acquistati rimarranno validi per le nuove date corrispondenti.
L’artista, inoltre, è attualmente protagonista a teatro di “Una volta nella vita (Once)”, spettacolo tratto dal film premio Oscar “Once” e vincitore di otto Tony Award e di un Grammy Award.
Prodotto da Compagnia della Rancia e diretto da Mauro Simone, dall’11 novembre 2022 sarà in replica al Teatro San Babila di Milano e poi in tour in tutta Italia.
Tracklist
1. “Rossetto”;
2. “Love Story”;
3. “Piove veleno”;
4. “Oltre le onde”;
5. “Glutine”;
6. “Rimani”;
7. “Stendo il cielo”;
8. “Polvere da sparo”;
9. “100 kg di piume”;
10. “L’ultimo fiore”.
Track by Track
“Rossetto”
Ho voluto questa canzone in cima alla tracklist perché per me rappresenta un periodo della mia vita in cui è iniziato un profondo cambiamento. Uscivo dall’estate 2019 con il cuore in disordine e la voglia di trasferirmi a Milano, per dedicarmi alla mia musica e trovare la mia identità. Iniziavo le prove di “Una volta nella vita (Once)” con la Compagnia della Rancia, in cui interpreto un cantautore che non crede abbastanza nelle sue canzoni. In quel periodo ascoltavo tanto Ed Sheeran e le sue atmosfere pop folk irlandesi che, mescolate a un po’ di vento sul viso, mi indussero a scrivere questo testo. Parla dell’incontro di quei giorni con la persona che ha ispirato dei pezzi di questo disco e di come siano potenti i dettagli di un viso.
“Love story”
Una coppia di amici legati da un amore ai miei occhi granitico ha improvvisamente attraversato una crisi in cui fiducia e sentimenti sono stati messi profondamente in discussione. Rifletto spesso su come sia difficile per noi a trent’anni, senza ancora uno straccio di certezza per il futuro, confrontarci con i modelli affettivi e di relazione dei nostri genitori, a volte iniziate da bambini e durate per tutta la vita. Credevamo forse di poter riporre le stesse aspettative nell’amore, invece le cose, per quanto sembrino sempre le stesse, sono cambiate. Nel titolo e poi nel testo, un omaggio al mio corto Pixar preferito, che ho scelto per descrivere le immagini del “gioco dello stare insieme”.
“Piove veleno”
Quando si sceglie di affrontare tutti i nodi prima che vengano al pettine, senza insabbiare o nascondere la polvere sotto al tappeto, il conflitto può prendere delle pieghe a volte drammatiche, che rischiano di minare la serenità di un rapporto.
“Oltre le onde”
“Oltre le onde” è il luogo di un appuntamento importante, fra due esseri umani che non vedono l’ora di vivere la loro “quiete dopo la tempesta”.
“Glutine”
Questo titolo mi fa sorridere. Non ha nulla a che fare con la pasta, quanto più con la sua composizione molecolare. Ho pensato al glutine per rappresentare quel collante quotidiano nelle vite di tutti noi che serve a tenere insieme i pezzi.
“Rimani”
Ho scritto questa canzone di notte, immerso quasi completamente nel buio della mia stanza d’albergo, illuminato dalla sola luce del telefono, su cui annotavo i versi. Di solito rifuggo i pensieri notturni, ma quella notte ho deciso di farmi attraversare da loro per scacciare via uno strano senso di solitudine, mettendo in fila le parole in un flusso di coscienza. “Rimani” è un imperativo sussurrato, una preghiera d’amore a chi è davvero il caso che non vada via, nonostante tutto. È una canzone dedicata a tutti i coraggiosi che scelgono di amarsi ai tempi della precarietà sentimentale.
“Stendo il cielo”
Flusso di coscienza. La vita lascia delle cicatrici e l’amore è una panacea trasversale.
“Polvere da Sparo”
È la canzone che non avrei mai voluto scrivere, ma è anche il brano che mi ha permesso di parlare di questi temi a Sanremo. È nata di getto, mentre uscivo da un periodo difficilissimo, al centro del quale c’era solamente l’assenza di mio padre. Io e lui avevamo un rapporto speciale. I momenti insieme sono diventati immagini, le immagini si sono fatte spazio e io ho deciso di custodirle per parlare di lui, di noi, del dolore e della mia rinascita. Questo è “Polvere da sparo”.
“100 kg di piume”
La mia personale risposta al richiamo del funk. L’ispirazione è nata dalla necessità di voler esorcizzare il rapporto con il mio corpo e quanto questo mi abbia condizionato, nel corso del tempo, nelle relazioni. Ultimamente amare una persona mi ha insegnato ad amare me stesso, tanto che quei centoventi chili ormai stanno diventando un Luca del passato e il vento se li sta portando via come se fossero piume, al ritmo di questa canzone che smuove in me la voglia di sentirmi leggero e ballare.
“L’ultimo fiore”
Una volta ho incontrato su un treno il mio cantautore italiano preferito, quello di cui so tutte le canzoni a memoria, quello che imitavo nella cameretta. Abbiamo parlato per tutto il viaggio, è stato un incontro surreale. Condividiamo l’esperienza di aver perso nostro padre, lui prima di me.
Mi disse che dopo un po’ di tempo ti rendi conto che quello che c’era di terreno, il corpo, perde totalmente di significato e diventa una foto sul comodino. Quello che possiamo fare per farli vivere dentro di noi è andare avanti, portagli un ultimo fiore e andare avanti. E così ho fatto, questo è il mio “ultimo fiore”.
Luca Gaudiano, in arte GAUDIANO, nasce a Foggia il 03 dicembre 1991 da madre insegnante di lettere e papà ingegnere. È proprio suo padre ad iniziarlo alla musica, regalandogli una chitarra per il suo quindicesimo compleanno. Dopo il diploma si trasferisce a Roma per approfondire gli studi musicali alla Da.Re.C Academy di Gino Landi e vive alcune soddisfacenti esperienze nell’ambito del teatro musicale.
Nel 2018 accompagna verso la fine terrena suo padre, che lotta senza rancore ed estrema dolcezza contro un tumore al cervello. L’esperienza dolorosa lo induce a trasferirsi a Milano e concentrarsi sulla sua musica. Compone le sue prime canzoni, tra cui “Polvere da sparo”, dedicata all’amato papà.
Nel 2020 debutta con il 45 giri digitale “Le cose inutili” (Adom Music/Leave Music), con all’interno un lato A dello stesso titolo, “Le cose inutili”, brano scritto durante lockdown, e un lato B intitolato “Acqua per occhi rossi”, e firma il suo primo contratto di distribuzione con Sony.
Dopo un folgorante percorso ad “AmaSanremo”, si aggiudica un posto tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2021, che vince proprio con il brano “Polvere da sparo” (Leave Music/Adom Music/Sony Music), che viene trasmesso ininterrottamente da dicembre 2020 in tutta Italia.
Il 14 maggio 2021 esce il suo quarto singolo, “Rimani” (Adom Music/Sony Music/Epic).
Il 2022 si apre invece con i brani “Oltre le onde” e prosegue con “100 kg di piume”, entrambi anticipazioni del nuovo progetto discografico “L’ULTIMO FIORE”.
GAUDIANO, inoltre, è attualmente protagonista a teatro dello spettacolo “Una volta nella vita (Once)”, prodotto da Compagnia della Rancia e diretto da Mauro Simone, in tour nella stagione 2022/2023.