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Al castello Tramontano di Matera con FIORELLA MANNOIA e DANILO REA è subito “Luce”!

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Matera 29 luglio – Castello Tramontano – Oversound music festival 2023 – Un pianoforte circondato da centinaia di candele, il maestoso bastione di un castello sullo sfondo, un pubblico numeroso e composto.

In questa atmosfera onirica, due mani cominciano a scorrere sulla tastiera avorio ed ebano, intrecciando suggestioni jazz e pop, in un medley internazionale che mette in scena il virtuosismo del maestro vicentino Danilo Rea, amato ed apprezzato in tutto il mondo, che fa quasi da padrone di casa, grazie alle preziose collaborazioni con gli amici dell’Onyx Jazz club.

Prende avvio così la tappa materana della tournée “Luce” che vede il connubio di due giganti: Rea, appunto, e la regina della musica leggera Fiorella Mannoia.

Amici nella vita, i due artisti finalmente insieme, in un progetto voluto da loro fortemente per ridare vita ai brani più significativi del cantautorato italiano, quelli che hanno fatto parte della loro formazione, quelli che il pubblico continua ad amare perché immortali.

Da De Gregori a Dalla, attraverso Conte, Battisti, Pino Daniele, Fossati, Cocciante, Mina, Battiato, Jannacci, ma anche Consuelo Velázquez …il viaggio musicale va in scena attraverso il timbro caldo della voce della Mannoia, che scandisce le parole dei testi, quasi a volerle recitare più che cantare, limpide, senza grandi orpelli, il solo pianoforte ad accompagnarle.

‘”…che sarà che sarà”…”come si cambia per non morire”…”ah, Felicità, su quale treno della notte viaggerai, lo so che passerai…ma come sempre in fretta non ti fermi mai!”.
“Ma non saremo stanche, neanche quando, ti diremo ancora un altro sì…o boh…forse…ma anche no”!

Fiorella cambia il finale della canzone che Ruggeri scrisse per lei in occasione del Festival di Sanremo 1987, suo grande cavallo di battaglia, con una variazione sul tema, che è soprattutto un invito agli uomini ad accettare anche i NO!

Perché quando un donna dice no è NO!

Il messaggio è chiaro e potente, e si sa che la Mannoia non si tira indietro mai quando deve usare la sua voce per prendere posizione a favore dei diritti umani.

La cantante si mette comoda togliendosi le scarpe, restando splendida nell’ elegante abito rosso, canta e dialoga con il suo pubblico che quasi non vorrebbe lasciarla andare più via, neanche dopo il bis e altre due concessioni (una versione molto intima di “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo e finalmente, richiesta a gran voce, la sua “Che sia benedetta”).

Tutti in piedi per una standing ovation meritatissima, si chiude il sipario su una serata densa di suggestioni, i fan sfegatati della Mannoia avrebbero gradito più spazio al repertorio della loro beniamina, ma lo spirito del tour è stato rispettato: il patrimonio musicale italiano è vivo e ha ancora tanto da dire e da emozionare.

Caterina Denora


Photoset by: Lucia Calia


Credits: Si ringrazia l’ufficio stampa (Alessandra D’Alessandro) per la cortese disponibilità e l’OVESOUND MUSIC FESTIVAL per la perfetta organizzazione dell’evento.

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