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“Scudo Rosso” l’ultimo singolo dei GUATEMALA.

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Scudo Rosso è l’ultimo singolo dei Guatemala.

Di che cosa si tratta?

Non è solo un brano, ma un manifesto di un sottogenere di difficile collocazione tra l’indie, il pop e l’alternative, caratterizzato dalla singolare commistione di leggerezza, ritmiche energiche, il tutto fuso
con suoni in continua evoluzione e complessità mascherata dalla facilità di ascolto.

Un azzardo che punta ad allargare i confini dell’attuale indie italiano.

Dopo un anno, la band pugliese torna forte dell’esperienza che li ha portati a esibirsi con Margherita Vicario al Reset Festival (Torino), contaminati dal confronto diretto con artisti come Ale Bavo, Samuel
ed Eugenio Cesaro.

Convogliando tali influenze nel loro stile già variopinto e imprevedibile, i Guatemala partoriscono il singolo che consacra la loro identità: Scudo Rosso.

Il brano spazia fra sonorità viaggianti, ritmi dance e latini, un’energia che è punto di forza di questa live band.

Un esperimento che unisce la semplicità dell’indie alla progressività insita nei quattro artisti.

Emozioni che esplodono man mano, gridando una sofferenza che oggi
riguarda tutti noi.

Il testo esorcizza infatti l’incertezza e l’incapacità di controllare la propria vita.

Un sentimento che accomuna e attanaglia in particolare il target perfetto di ascolto dei Guatemala: una generazione di giovani e studenti, persi in un mondo confuso e pressante da cui si può scappare soltanto rifugiandosi nella musica e nell’aggregazione salvifica intorno
ad essa.

È proprio questo l’ambiente di vita che ha forgiato i Guatemala e che lascia quindi la sua impronta fondamentale in tutti i loro lavori.
Accomunati da tali tematiche, i componenti hanno però background differenti alle spalle.

Ciascuno ha tendenze polistrumentistiche e tutti sono autori di arrangiamenti e testi.

Scritto e prodotto da: Guatemala
Mix e Mastering: Death Star Studio
Artwork: Alessandro Ventrella

Musicisti creativamente autonomi e dalle personalità artisticamente contrastanti.

Una scommessa che garantisce produzioni imprevedibili e l’opportunità di rompere persino qualche barriera nel genere che la band non smette mai di esplorare in chiave Guatemala, attraverso una visione libera che unisca il funk, l’indie e ritmiche internazionali per proporle al panorama italiano.

Una ricerca sonora impegnata e costante grazie alla quale il progetto indie/alternative pugliese, offre così un’alternativa singolare allo stato dell’arte.

Nati a fine 2018, i Guatemala si esibiscono subito live con materiale inedito tra Bari e Taranto,collezionando date nel 2019 tra iniziative culturali, locali ed eventi. Consolidata la fan base, il progetto si caratterizza come energica Live Band.

I Guatemala autoproducono 2 singoli, frapponendo tra le pubblicazioni di “Sta Sudando la città”e“Cioccolato”, periodi di promozione live.

Nel 2020 nascono nuovi inediti stilisticamente più maturi e la band si concentra sulla creazione di una reputazione: si classifica 2° a “E cantava le canzoni”, e partecipa a festival locali, calca il palco di Mercato Nuovo, per poi entrare in cartellone con Nu Guinea e Jolly Mare, per l’Onde Festival(Taranto).

I Guatemala sono selezionati al Reset Festival (Torino),dovesi esibiscono insieme a Margherita Vicario, con cui rielaborano un nuovo inedito in prossima pubblicazione.

Si confrontano qui anche conAle Bavo, econvogliano tali nuove influenze in un prodotto unico che segna l’identità della band: “Scudo Rosso”.

Il singolo, appena pubblicato, è il manifesto di un genere figlio dei Guatemala, di difficile collocazione tra l’indie, il pop e l’alternative, caratterizzato dalla singolare commistione tra leggerezza vocale,ritmiche energiche e mai banali.

Il tutto fuso tra suoni in continua evoluzione e complessità mascherata dalla semplicità di ascolto.

Il target a cui la band si rivolge in effetti è la stessa classe sociale a cui i quattro appartengono: una generazione persa in un mondo confuso e pressante che trova libertà soltanto nella musica.

Questo è il perno dei testi dei Guatemala, che prendono di petto queste forti emozioni esorcizzandole sul palco.

I componenti hanno alle spalle esperienze diverse, ciascuno ha tendenze polistrumentistiche e tutti compongono arrangiamenti e testi.

Quattro musicisti creativamente autonomi e dalle personalità artisticamente contrastanti.

Una scommessa che garantisce produzioni imprevedibili e l’opportunità dirompere persino qualche barriera nel genere che la band non smette mai di esplorare e rielaborare in chiave Guatemala.


Componenti:

Claudio Ladisa: Basso & Synth

Kocri: Voce

Mirko Milazzo: Chitarre

Roberto Cozzi: Batteria & percussion


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