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[Report & Photo] Zolfo, The Moregunfield e Banana Mayor al “Art Rock Festival 2017” @ “Demodé Club” Modugno (Ba) – 30 settembre 2017

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“Démodé Club” Modugno (BA), 30 settembre 2017 – Ad introdurre gli special guest dell’ “Art Rock Festival 2017“, sono stati in ordine di esibizione:

 

Zolfo – genere – Doom Sludge [Dave Vocals, Nicolò Guitars, Fabrizio Guitars, Saverio Bass, Piero Drums]

Gli Zolfo nascono ufficiosamente nei primi mesi del 2016 per mano di Dave, Fabrizio e Saverio.
I tre con questa formazione iniziano a lavorare su alcuni riff che prenderanno reale forma nel corso dell’estate dello stesso anno con l’arrivo di Nicolò e Piero.
La band pubblica il 6 maggio 2017 “Phosphene/Floaters”, singolo di debutto interamente prodotto da Andrea Lenoci presso il Molotov Recording di Cassano delle Murge(BA), ed è attualmente a lavoro sul suo primo full-lenght.

 

 

The Moregunfield genere Blues PunkRock Stoner [Alessio Amatulli Voce, Chitarra, Donato Frascati Batteria, Percussioni, Voce]

Il progetto nasce e prende forma nel luglio 2013 in provincia di Bari da due amici di vecchia data ed esperienza musicale: Donato Frascati (batteria) e Alessio Amatulli (chitarra e voce).Il nome “Moregunfield” è una storpiatura del cognome di McKinley Morganfield, meglio conosciuto come Muddy Waters: gli intenti sono quelli di rievocare il blues delle origini dei grandi Robert Johnson, Howlin’ Wolf e naturalmente Muddy Waters, mescolandolo allo stesso tempo ad un fare punk, non nelle sonorità o nella composizione, bensì nell’approccio sporco e nel sound “in your face” da teppisti musicali alla Jon Spencer Blues Explosion. Il risultato invece è un sound tendente molto più allo stoner, al math rock o più in generale ad un rock sperimentale dalle influenze più diverse.
Il loro primo EP esce nel novembre 2014, dopo un anno ricco di concerti, ai quali non hanno mai nascosto di voler dare priorità assoluta. Questo disco ne è la conseguenza più che naturale, realizzato con il puro intento di voler trasmettere su supporto fisico l’energia e l’impatto del live. Il disco raccoglie brani “storici”, i primogeniti nati dalle prime prove, sicuramente lontani dalle sonorità raggiunte più avanti, ma fondamentali all’interno di un racconto che ha senza dubbio inizio nel blues e nel garage-punk, ovvero in una musica che non ha bisogno di grosse elaborazioni o di suoni ricercati e non si prefigge nulla fuorché sconvolgere chi ascolta, anche disturbandolo. Il discorso si fa via via sempre più oscuro negli altri brani, subentrano sonorità cattive, crude e la voglia di creare e sperimentare in duo. Si passa da influenze stoner al math rock in un intrecciarsi di generi che lascia forte spazio a letture personali e alle più diversificate associazioni.
Ai testi va dedicato un capitolo a parte. L’italiano è prima di tutto una dichiarazione di provenienza: quello che si narra arriva dalla sfera privata o al contrario è solo il frutto di una fantasia, senza troppi giri di parole, piuttosto attraverso una lingua “sporca”, spontanea e che non disdegna le forme dialettali. La scelta dell’italiano è stata quindi una priorità per dare giusta espressione alle sonorità più sincere della propria terra.

 

Banana Mayor – genere  Post Stoner Rock  [Alberto Pinto chitarra, Alessandro Fornari  batteria, Federico Cacciapaglia basso, Stefano Capozzi voce]

I Banana Mayor nascono nell’aprile 2006, con Alberto (chitarra), Giovanni (batteria), Stefano (chitarra e voce) e Tiziana (basso).
Nel giugno 2007 Giovanni lascia la band e viene sostituito da Alessandro.
Nell’aprile 2008 viene pubblicato il primo lavoro autoprodotto della band, il demo “Confused Mind”, contenente quattro brani caratterizzati sonorità che mischiano stoner, funky e alternative metal, pesantemente influenzati da Tool, Primus, Faith No More e Rage Against The Machine.
In seguito all’uscita di “Confused Mind” ci saranno diversi avvicendamenti al basso che porteranno all’arrivo in pianta stabile di Federico Cacciapaglia.
Il progetto si ferma a metà 2009 a causa di problemi personali dei membri della band, che proseguono comunque le loro esperienze musicali in altre band (Uncle Jungle, Tales Of Deliria, Reality Grey, Exhumer, Seven Depths, No Leaf Moving). Verso la fine del 2011 il progetto riparte, e la band porta avanti parallelamente un’intensa attività live e la stesura di nuovi brani. Anticipato dal singolo “Shadows Arise”, il cui videoclip viene pubblicato nel febbraio 2013, il nuovo lavoro vede la luce soltano nel 2014, si intitola “Zombie’s Revenge”, è autoprodotto e contiene brani composti in un arco di tempo che va dal 2008 (Cow’s Empire, Gala) al 2012 (Zombie’s Revenge, Dualism, Shadows Arise). Ancora una volta le sonorità variano da momenti più vicini allo stoner (Paraside) ad episodi più legati al post-metal ed all’hardcore (Dualism, Shadows Arise), il tutto caratterizzato da influenze e stili molto diversi dei quattro componenti della band.
In seguito all’uscita di “Zombie’s Revenge” i Banana Mayor iniziano a lavorare ai brani per un nuovo album. Il sound si evolve e si avvicina quasi totalmente allo stoner rock, con occhi di riguardo per post-rock e psichedelia. Il nuovo materiale viene registrato nel 2015, e verrà pubblicato sotto il titolo di “Primary Colours Part I: The Red” nel maggio 2016 dalla Karma Conspiracy Records.

 

ALESSANDRO LONOCE

 

Gallery completa by © Alessandro Lonoce

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Credits: si ringrazia Rockcult per la gentilissima disponibilità al servizio e la perfetta organizzazione dell’evento.

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