Teatro TeatBari, 7 marzo 2017 – “Ove c’è molta luce, l’ombra è più cupa”. Vinicio Capossela parte da Goethe per dare vita alla sua performance invernale “OMBRA” – CANZONI DELLA CUPA”.
Ancora una volta, Capossela ha entusiasmato tutto il suo numeroso pubblico, assieme al quale il concerto si è trasformato in una grande festa.
Ancora una volta, la conferma che siamo in presenza di un artista raffinato e poliedrico, che sulla scena, assieme ai suoi validi musicisti, non si risparmia.
Uno spettacolo che trasporta i presenti in una dimensione onirica e fiabesca, dove le ombre la fanno da protagoniste, grazie agli ombrografi sapientemente utilizzati.
Si fà musica, anche con strumenti antichi, si evocano melodie, suoni, colori e persino profumi del mondo rurale.
Le scenografie sono suggestive, la musica passa da melodie di sapore antico ad un suggestivo e coinvolgente etno-rock.
Infine, quando il pubblico chiede ancora musica, Capossela generosamente, sorseggiando una birra, asseconda le richieste di un pubblico sempre più entusiasta.
LA SCALETTA:
Le creature della cupa – Scorza di mulo – Ol pumminale – Maddalena
La notte di san giovanni – L’angelo della luce – La bestia nel grano
Brucia troia – Vinocolo – Dimmi Tiresia – Le sirene – Parla piano
Fatalita’ – Modi’ – Corvo torvo – Scivola va via – Maraja
Sonetti/Pena dell’alma – Pettarossa – lo sposalizio di maloservizio
Il lutto della sposa – Il treno – Il ballo di san vito
BIS:
Signorina – Che Cossè L’Amor – Scivola vai via – ovunque proteggi
Omaggio a Enzo Del Re e a Matteo Salvatore
Strumenti: violini, corde, tamburi a cornice, pianoforte, il Teremin e altre diavolerie
PALMA BRUNO
Gallery completa by © Alessandro Lonoce
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Credits: si ringrazia Parole&Dintorni per la gentilissima disponibilità al servizio.