“Arena della Vittoria” Bari, 4-5 luglio 2017 – Tiziano Ferro torna a Bari per due serate (di cui il 5 SOLD OUT) pronto a far venire giù l’Arena della Vittoria con “Il mestiere della vita Tour 2017”. I suoi numerosissimi fan sono accorsi sin dal primo pomeriggio per accaparrarsi i posti migliori e sperare di toccare il proprio beniamino.
Intrepidi lo hanno atteso per ore chi seduto sul prato, chi sui gradoni della tribuna, fin quando alle 21 il tetto led smovente posto in obliquo si è abbassato diventando una passerella, dalla quale Ferro è sceso cantando “Il mestiere della vita” in abito nero.

A “Il regalo più grande” il pubblico regala un’ovazione incredibile al cantante, che emozionato per tutto il calore ringrazia Bari per le due serate consecutive così travolgenti che lo lasciano meravigliato tutt’ora, due serate in cui l’Arena ha respirato un’aria magica. Questo perché in ogni sua canzone la gente si riconosce al 100%: vede raccontate sia fatiche che gioie della quotidianità e perciò canta a squarciagola con le dita puntate al cielo. Si crea un’empatia che supera le distanze fisiche ed emotive. Ferro dimostra molta disinvoltura e consapevolezza su un palco lungo 60 metri, che egli attraversa interamente da destra a sinistra per avvicinarsi sempre di più ai suoi fan.
Grazie alle riprese multicamera che lo inquadrano, anche i più lontani possono seguire tutto quel che accade sullo stage e ogni smorfia tipica dell’artista, mantenendo il focus su di lui e sulla purezza delle sue poesie messe in musica. Nella data del 4 racconta “Ho avuto la possibilità di conoscere il vostro sindaco che mi ha donato una piccola ampolla e l’immagine di San Nicola. Penso che sia bello che nel 2017 una città come questa, con tutta la tecnologia e il delirio che ci distrare, sia rimasta attaccata a una cosa così importante, che per me si chiama Fede”.
La scaletta prosegue con un Medley di “Hai delle isole negli occhi” e “Indietro” durante le quali Ferro concede movenze sensuali ed eleganti e arricchisce la performance vocale di istrionismi che lo fanno somigliare piuttosto a Renato Zero . Successivamente, il cantante di Latina propone una carrellata dei suoi più grandi successi “La differenza tra me e te”,” Ed ero contentissimo”, “Sere nere”e “Il sole esiste per tutti”, nelle quali ormai la voce del pubblico e quella di Tiziano sono diventate un tutt’uno e guardandosi attorno non c’è nessuno che non conosca le parole dei brani. La verità è che i suoi versi sono inter-età, funzionano e coinvolgono sia i tredicenni che i cinquantenni, creando un’atmosfera unica, sensibile ed emozionale.
Al termine di questo momento, il cantante con un grandissimo sorriso guarda i fan e dice “Siete inarrestabili”. Dopo un intermezzo musicale torna sul palco con jeans, scarpe da ginnastica e giacca a vento stile rapper con i brani “Lento/Veloce”, “Rosso relativo”, “Stop! Dimentica” e “Xverso” nelle quali i visual degli schermi diventano sempre più particolari e ricordano i concerti pop degli artisti internazionali, a cui Tiziano ammette di essersi ispirato, insieme a dei raggi laser avveniristici. Seguono “La fine”, “Alla mia età” e “L’ultima notte al mondo” durante le quali emergono la professionalità e l’intensità di un vero performer, mentre sul prato diverse sono le scene a cui si assiste: amiche che si abbracciano e cantano come se non ci fosse un domani, genitori che stringono forte a sé i propri figli e coppie che si scambiano teneri baci.
Passa a “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco in chiave teatrale, con una telecamera che stacca sul suo volto sofferto utilizzando l’effetto bianco/nero per ricordare il grande varietà degli anni 60 e le riprese tv in altissima definizione, al termine della quale Ferro si inchina davanti a tutti con le lacrime agli occhi in segno di riconoscenza. L’atmosfera poco dopo cambia nuovamente con “Lo Stadio” canzone cosiddetta “che ti fa saltare” e che l’artista rivela aver scritto pensando proprio a questi momenti di condivisione con i suoi fan; “Incanto” e “Il conforto”.
In seguito il terzo schermo dal soffitto si abbassa rimanendo sospeso in aria per fungere da palco su cui Ferro sale e regala in tutta la sua dolcezza la famosissima “Non me lo so spiegare”. Il concerto si conclude con “Potremmo ritornare” al termine della quale una sorta di mega doccia proveniente dal tetto bagna interamente il cantante, che alza la testa al cielo e spalanca le braccia, godendosi il momento.
Il suo concerto è un viaggio emozionale.
“Non lo so cosa ho fatto di bello a Bari e non voglio saperlo, mi prendo tutto il vostro amore unico e indescrivibile. Per due notti questa città è stata casa mia e rimarrà casa mia, qui dentro…nel cuore. Io non me le scordo queste due notti! Ci vediamo presto”, manda un bacio a tutti ed esce di scena.
VIRGINIA CAPOZZI
Gallery completa by © Alessandro Lonoce
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Credits: si ringrazia l’ufficio stampa di Live Nation per la gentilissima disponibilità al servizio e la perfetta organizzazione dell’evento.