“Demodè Club” Modugno (BA) , 12 aprile 2019 – Si è chiuso con l’ennesimo sold out il “Cosa fai questa notte Tour” della band genovese degli Ex-Otago, tour che li ha portati in nove città italiane, tre delle quali sold out.
L’8 marzo è uscito l’album “Corochinato”, il sesto in studio, prodotto da Garrincha Dischi e INRI distribuito in licenza da Polydor/Universal Music Italia. Il titolo riprende il nome del tipico aperitivo genovese, a base di vino di Coronata aromatizzato con la china.
A quella stessa città hanno dedicato anche “Ex-Otago – Siamo come Genova” diretto da Paolo Santamaria un film documentario nato dall’esigenza di tracciare un bilancio, di raccontare storie che non si possono racchiudere in una canzone, come il concerto in carcere davanti a 120 detenuti, “un’emozione incredibile”, il crollo del ponte Morandi, uno shock che li ha segnati e spinti a non arrendersi.
Le premesse e le promesse fatte dalla band in avvio del tour sono state ampiamente attese e anche superate, gli Otaghi come amano chiamarsi, preannunciarono che non si sarebbe trattato di un semplice concerto, ma di una “Otago night” ossia una grande festa, un capodanno in cui il pubblico venisse coinvolto, dalla prima all’ultima canzone, un’esperienza che lo calasse a pieno nel loro mondo. Una dimensione quella del live che più piace alla band: “vedere il pubblico cantare, ballare, divertirsi ed emozionarsi con noi ci rende davvero felici”, affermano in un’intervista. Questa felicità, quest’atmosfera di grande festa “accarezza e invade” il pubblico dall’incipit del concerto quando un ledwall trasmette immagini retrò che lasciano spazio alle note di “Questa notte” direttamente da “Corochinato” seguita da “Le macchine che passano” e “Bambini”.
Una delle canzoni più emblematiche di Marassialbum del 2016 è sicuramente “I giovani di oggi”, una dimostrazione che quello che si dice dei giovani che non valgono “niente” sia assolutamente controvertibile sono proprio loro, gli Ex-Otago assoluti padroni del palco e del pubblico che ha cantato a menadito tutte le canzoni, anche “Torniamo a casa”. E come quando si torna a casa dopo un po’ di tempo, Maurizio chiede: “come state? È da un anno e mezzo che non ci vediamo. Sono successe tante cose”, si scusa poi per il raffreddore e scherza: “la voce sarà più calda”, giusta per “Infinito”.
Il ritmo incalza con “Gli occhi della luna” da Marassi”, e su questa atmosfera parte il countdown: “siete pronti a festeggiare il Capodanno con noi?” con un cambio d’abito giacca verde e occhiali a specchio ci si scatena con “La notte chiama”….alle luci stroboscopiche, alla tecno e alla vodka preferisco una nottata intera passata in camera, passata in camera, passata in camera, con te. E con quest’atmosfera non può che andare “Tutto bene”. Primo colpo di scena con la band che abbandona il palco, le luci si abbassano, si riaccende un faro che illumina Olmo che suona le tastiere e ad un tratto la voce di Maurizio che ironizza: “credevamo di trovarvi al mare come gradassi, e invece fa freddo e piove”, ma non è sul palco, bensì al bancone del bar con Simone e la chitarra, in quest’atmosfera intima racconta di suo padre che era di Taranto, come a voler rimarcare un legame, che il pubblico sente già forte; è il momento di “Costa Rica” tratto da Mezze stagioni del 2011, dedicato ai fan della prima ora.
Il momento intimo a contatto col pubblico prosegue con “Stai tranquillo” cantata con un’abat-jour, tra i fan in visibilio che smartphone alla mano, cantano con lui. Tributo doveroso a De Andrè con la loro personale versione di “Amore che vieni, Amore che vai”. Il momento sicuramente più emozionante è stato l’interpretazione di “Mare”, brano dedicato al padre di Maurizio, definito da alcuni il brano più cantautorale dell’album “Marassi”.
L’emozione è palpabile sul palco e di riflesso nel pubblico, un applauso invocato da Simone, spezza l’emozione. Tempo di bilanci e di ringraziamenti prima delle ultime canzoni: “stasera è l’ultima data di questo tour che è stato spettacolare”, una dedica ai tecnici che supportano la band con “La nostra pelle”… anche se una soluzione non ce l’hai, tu non tradirti, mai. È il momento di sentire quanto sa farsi sentire il pubblico pugliese: “ci togliamo gli auricolari in-ear perché vogliamo sentire un urlo… siete abbastanza fighi”, è il giudizio. “Ora vi facciamo ascoltare un‘inedito’_ è il momento di “Quando sono con te” al cui ritmo non resiste nessuno. Cambio d’abito: “abbiamo indossato il completo bianco per lanciare una moda e passare alla storia – scherza Francesco – in realtà abbiamo copiato i Backstreet Boys”.
Salutano il pubblico con un bis da urlo: in successione “Solo una canzone”, “Ci vuole molto coraggio” il cui video è stato girato ad Andria con Caparezza, e “Cinghiali incazzati”. Su quest’ultima si scatena il delirio, è il momento più atteso in cui Francesco si cimenta in un rituale ormai, lo stage diving sul pubblico.
“Non molto lontano” chiude la tappa pugliese del Cosa fai questa notte Tour, ma non disperiamo: “ci rivediamo in estate in un posto figo” annunciano i musicisti. Annuncio confermato proprio in queste ore è che La notte chiama tour, tour estivo della band genovese farà tappa a Fasano al “Costa dei Trulli Festival”, sabato 17 agosto.
Non ci resta che aspettare gli Otaghi per fare festa ancora insieme a loro !!
MARIANGELA CUSCITO
SCALETTA: Questa notte – Le macchine che passano – Bambini – I giovani d’oggi – Torniamo a casa – Infinito – Gli occhi della luna – La notte chiama – Tutto bene – Costa Rica – Stai tranquillo – Amore che vieni, amore che vai – Mare – La nostra pelle – Quando sono con te – BIS Solo una canzone – Ci vuole molto coraggio – Cinghiali incazzati – Non molto lontano
Photoset by: Roberto Laruccia
[masterslider id=”308″]Credits:
Si ringrazia UBIQUE CONCERTI per la cortese disponibilità al servizio e la perfetta organizzazione dell’evento.