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“NERO A METÀ EXPERIENCE”: lo storico terzo album di Pino Daniele rivive attraverso i principali musicisti di quella straordinaria avventura.

Venerdì 19 aprile 2024, Ore 21 Teatro Showville di Bari

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Sono passati 44 anni dall’uscita di «Nero a metà», il simbolico titolo del terzo album di Pino Daniele, ma quell’opera conserva ancora tutta la genuinità di una forza rivoluzionaria.

Il disco che ha consacrato definitivamente il genio del grande cantautore napoletano, quando aveva appena 25 anni, rivive adesso in uno spettacolo unico nel suo genere: si intitola «Nero a metà Experience» – prodotto, ideato e organizzato da Artificio Produzioni, con la direzione artistica di Michelangelo Busco – e si svolgerà al Teatro Showville di Bari venerdì 19 aprile, alle 21.

La musica di «Nero a metà» sarà celebrata in primis da coloro che hanno inciso quello storico gioiello, in studio con Pino Daniele, e che innumerevoli volte lo hanno accompagnato poi sul palco dal vivo: Gigi De Rienzo (basso), Ernesto Vitolo (tastiere), Agostino Marangolo (batteria) è il trio di collaboratori storici, nonché parte integrante del suono unico che ha caratterizzato la carriera di Daniele, al centro di questo emozionante progetto.

Insieme a loro, sul palco, si esibiranno altri straordinari musicisti, per completare una line up di tutto rispetto: con Jerry Popolo al sax e Osvaldo Di Dio alla chitarra, i brani di «Nero a metà» saranno interpretati dalle voci di cantanti già molto noti al grande pubblico, come Emilia ZamunerGreg Rega e Savio Vurchio.

La vendita dei biglietti è già partita, su vivaticket.it, e in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket (biglietti a 35 e 30 euro, più prevendita). Infotel: 099.964.81.67.

Non si tratterà di un semplice tributo, ma di un ponte dinamico che collega armoniosamente il passato al presente.

Con l’intenzione di reinterpretare lo spirito delle opere di Daniele, garantendo al contempo intensità e virtuosismi emotivi, tali da rendere il concerto un’esperienza indimenticabile.

Ogni performance diventerà un dialogo tra generazioni, un’occasione per riscoprire capolavori intramontabili e per esplorare nuove dimensioni sonore.

In «Nero a metà», e in brani immortali come «I Say i’ sto ccà», «Quanno chiove», «A me me piace ‘o blues» o «Alleria» convivono poesia, Oriente e Occidente, il Mediterraneo, la fusione dei generi, il jazz, il blues, la malinconia e la rabbia, la creatività che sgorga naturale dai vicoli della città vecchia.

C’è la Napoli più bella, simbolo del Sud che sa ribellarsi e far sentire la propria voce.

In quella musica la lava del Vesuvio si mischia alle sorgenti del Mississippi, e sa essere un mare infinito su cui navigare senza sosta. Piena di carezze ed energie vitali. «Tanto l’aria s’ha dà cagnà», cantava Pino Daniele. E l’aria stava cambiando davvero, in quel 1980 che regalò due scosse di terremoto: quella definitiva al cantautorato italiano, e quella tragica del 23 novembre, quando la terra diede uno schiaffo fortissimo anche a Napoli. Ma Pino Daniele era un artista già molto avanti allora, e continua ad esserlo oggi, ogni volta che la sua musica risuona da un palco.

«L’opera di Pino – spiega Gigi De Rienzo – assume sempre di più una dimensione internazionale, col tempo che passa, ponendolo allo stesso livello dei più grandi autori e compositori di musica popolare, alla stregua di un Jobim, Bacharach o Stevie Wonder.

Oltre al dono naturale di una scrittura di testi poetici e incredibilmente efficaci, il suo lavoro è sempre stato agitato da una incessante ricerca musicale, spinta ben oltre il livello ordinario delle canzoni italiane.

Anche per questo, dopo un primo periodo “napoletano”, ha arricchito il suo lavoro collaborando con alcuni fra più grandi musicisti della scena internazionale, come Wayne Shorter, Chick Corea, Pat Metheny, Steve Gadd e tanti altri.

Tutto ciò ha anche elevato il gusto dell’inconsapevole ascoltatore medio, che difficilmente avrebbe avuto occasione di ascoltare artisti e forme musicali di quel calibro».


BIOGRAFIE

Gigi De Rienzo (basso)

Bassista autodidatta, inizia a suonare alle scuole medie col compagno di classe Enzo Avitabile, con cui ha formato il suo primo gruppo.

Nel 1974 ha iniziato una lunga collaborazione con Tony Esposito in studio e live, partecipando a festival storici come Parco Lambro e Montreaux Jazz Festival.

Ha collaborato come turnista, arrangiatore e produttore con numerosi artisti, tra cui Gino Paoli, Andrea Bocelli, Mango, Eugenio Finardi, Anna Oxa, Irene Grandi, Luca Barbarossa e in particolare artisti della scena partenopea, tra cui spiccano Pino Daniele (fondamentale il suo apporto nell’album Nero a metà), Eugenio Bennato, dapprima nel gruppo Musica Nova e in seguito nei vari progetti solistici, Edoardo Bennato, suonando dal vivo e curando la produzione di diversi album e singoli fra cui Viva la Mamma, Teresa De Sio, per la quale arrangia e produce gli album di maggiore successo, Eduardo De Crescenzo, arrangiando e producendo due album tra cui l’iconico “C’è il Sole”, Roberto Murolo, Massimo Ranieri, Nino Buonocore, James Senese, col quale ha avuto una lunghissima collaborazione sia in studio che nel live facendo anche parte del gruppo Napoli Centrale, Enzo Gragnaniello, Pietra Montecorvino, Almamegretta, per i quali produce l’album “Controra”.

Nel 1993, ha collaborato come arrangiatore al disco “Otto Quarantotto & Ventisette” de Il Giardino dei Semplici. Anche compositore, ha scritto per Teresa De Sio, Eduardo De Crescenzo e altri artisti, ha firmato tra le altre cose il brano Eva, singolo di punta dell’album “Tutte le migliori” di Mina e Adriano Celentano. Ha curato la produzione degli ultimi spettacoli live di Pino Daniele.

È stato direttore artistico di “Jesolo non solo Jazz Festival” nel 2019, direttore musicale al Premio Carosone 2020. Cura vari progetti musicali per l’Auditorium Parco della Musica di Roma, fra i quali recentemente “Viaggio in Italia” con Marco Zurzolo, Carlo Fimiani e Vittorio Riva, e “Tutto su Eva” dell’Auditorium Band, formazione da lui diretta, a cui hanno preso parte come ospiti Raiz e Maria Pia De Vito.

Sempre con l’Auditorium Band è attualmente impegnato nella serie di conferenze concerto “Le scoperte dell’America”, all’interno delle “Lezioni di Rock” di Ernesto Assante e Gino Castaldo.



Ernesto Vitolo (tastiere)

Pianista, tastierista, hammondista e compositore. Autodidatta, si diploma in Solfeggio e Teoria Musicale nel 1975 e si dedica per tre anni allo studio della Composizione con il M° Bruno Mazzotta. Da fine anni ‘70 inizia collaborazioni in studio e dal vivo con numerosi artisti italiani, tra cui Pino Daniele, Edoardo Bennato, Vasco Rossi, Teresa De Sio, Eugenio Finardi, Eduardo De Crescenzo, Nino Buonocore, Renato Zero, Mia Martini, Peppe Barra, Musica Nova, Marina Rei, Mango, Giorgia, Irene Grandi, Tony Esposito, Andrea Mingardi, Roy Paci. Con Pino Daniele, in particolare, inizia una lunga collaborazione durata fino agli ultimi concerti prima della scomparsa del grande Artista partenopeo e partecipa ad alcuni dei suoi album più importanti, tra cui “Nero a metà”.

Ha al suo attivo cinque album come solista.


Agostino Marangolo (batteria)

Nasce a Catania il 25 giugno del 1953, in una famiglia di musicisti (il fratello è il sassofonista Antonio Marangolo), ha vissuto ad Acireale. Forma nel 1969 il suo primo gruppo, i “Flea on the Honey”, successivamente suona con gli “Etna”, nel 1974 entra a far parte dei “Goblin” (al posto di Walter Martino, e con Claudio Simonetti e Massimo Morante), gruppo ricordato per le tante colonne sonore di film horror (fra i quali “Suspiria”, “Zombi”). Vi resterà fino al 1980.

Nello stesso anno collabora con i “New Perigeo”, con Giovanni Tommaso, Danilo Rea, Maurizio Giammarco e Carlo Pennisi. Nel 1976 incide alcuni brani con la band napoletana Napoli Centrale, brani che poi entreranno a far parte del loro secondo album “Mattanza”.

Collabora con Pino Daniele per le registrazioni degli album “Pino Daniele” (1979), “Nero a metà” (1980) e “Musicante” (1984), ed inoltre partecipa a diverse sue tournée (“Sció” live nel 1984 e “Ricomincio da 30” nel 2008). Agostino Marangolo è endorser Evans per le pelli della sua batteria.

Ha collaborato anche con Bruno Lauzi, Johnny Dorelli, Donatella Rettore, Angelo Branduardi, Alberto Fortis, Antonello Venditti, Don Backy, Paola Turci, Teresa De Sio, Eduardo De Crescenzo, Gigi D’Alessio, Anna Oxa, Riccardo Cocciante, Enzo Carella, Nino Buonocore, Riccardo Fogli, Edoardo Bennato, Niccolò Fabi, Lino Cannavacciuolo, Bungaro, Mike Francis, Amii Stewart.

Jerry Popolo (sax)

Jerry Popolo è uno tra i più richiesti sassofonisti del panorama musicale italiano.

Conosciuto sia nel jazz che nella musica pop, inizia la sua intensissima carriera artistica nel 1985.

È diplomato presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno in clarinetto, non ha mai smesso di perfezionarsi nella musica e nel sassofono, prendendo parte anche a numerosi stage con maestri di fama mondiale nell’ambito del jazz tra cui Jerry Bergonzi, George Garzone e Dave Liebman.

Inizia a lavorare come freelance, in numerosi ed importanti Jazz Festival e Jazz club, prendendo parte a tour con jazzisti famosi, tra i quali: Tony Scott, Kenny Barron, Lee Konitz, Benny Golson, Antonio Faraò, Flavio Boltro, Dario Deidda, Alfredo Golino, Ernesto Vitolo, Stefano Di Battista, Joe Amoruso, Fabrizio Bosso, Don Moye, Franco Cerri, Stefano Bollani, Tom Harrell, Peter Erskine, Richard Galliano, Randy Brecker, Nick the Nigthfly, Bob Mintzer, Paolo Di Sabatino, New York Voices, Ritchie Cole, Joyce Yuille, Funk Off, Jeff Ballard, Roberta Gambarini, Sarah Jane Morris, Paco Seri,  Dee Dee Bridgwater.

Per quanto riguarda la musica pop, oltre ad aver suonato in molti programmi televisivi con  orchestre, in Mediaset e come solista nell’orchestra della Rai, ha inciso e accompagnato in tour artisti del calibro di Andrea Bocelli, Buddy Miles, Enzo Avitabile, Loredana Bertè, Mango, Loretta Goggi, Gerardina Trovato, Renzo Arbore, Dionne Warwick, Sergio Cammariere, Antonello Venditti, Renato Zero, Alan Sorrenti, Pino Daniele, Nina Zilli, Mario Biondi, Raf, Karima, Fausto Leali, Tony Hadley e tanti altri. Nel 2014 è stato premiato dall’associazione culturale Italiana “ArsNova” come miglior musicista italiano, insieme a Paolo Mieli come miglior giornalista e Lina Sastri come miglior attrice e interprete.

Il 27 dicembre 2017 In occasione del 70º anniversario della firma della costituzione italiana, è stato scelto dal Senato della Repubblica italiana come testimonial italiano rappresentante della musica.

Jerry è endorser della prestigiosa casa francese di accessori per strumenti ad ancia “Vandoren Paris”, dei famosi sassofoni francesi “Mauriat” e dell’azienda “Zac Ligature”.

In qualità di docente, oltre a tenere Master Class, ha insegnato in numerose scuole di musica, nonché presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno.

Ha inciso con artisti di ogni genere numerosissimi dischi, nel 2004, nel 2008 e nel 2016 sono stati pubblicati tre CD sul mercato discografico a suo nome con brani originali di sua composizione, rispettivamente: “Soul eyes” (Mediterranea), “Optimum” (Widesound) e “Beleza” (Bitsound).

Osvaldo Di Dio (chitarra)

Chitarrista e compositore, è stato in tour con alcuni dei più importanti artisti italiani come Franco Battiato, Eros Ramazzotti, Cristiano De André e molti altri. Ha lavorato in studio con i produttori Chris Kimsey (The Rolling Stones, Led Zeppelin, Pink Floyd) e Craig Bauer (Ed Sheeran, Justin Timberlake, Kanye West) a Londra e Los Angeles. Nel 2018 è il chitarrista dell’evento “Pino È”, il grande omaggio della musica italiana a Pino Daniele allo Stadio San Paolo di Napoli, in diretta su Rai Uno.

Nel marzo 2020 il Ministero degli Esteri invita Osvaldo Di Dio a rappresentare la sua città natale Napoli all’interno del progetto #WeAreItaly, la cui mission è la promozione dell’arte e della cultura italiana nel mondo, insieme a Paolo Conte, Uto Ughi, Nicola Piovani, Enrico Rava, Renato Zero.

È l’unico musicista a prendere parte alla cerimonia di apertura di Procida 2022, Capitale italiana della cultura, Osvaldo di Dio esegue la sua composizione Legni Paralleli in presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato.

Emilia Zamuner (voce)

Napoletana classe ’93, a pochi anni, inizia lo studio del pianoforte con la nonna, Laura Lamagna.

Consegue la laurea triennale nell’anno 2014/2015 con 110 e lode jazz presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.

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