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L’inarrestabile e colorata energia di MIKA al Pala Florio di Bari con “Revolution Tour”

a cura di Serena Greco

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“Pala Florio” Bari, 7 febbraio 2020 – Dal palco di Sanremo a quello del Palaflorio di Bari in meno di un giorno, ma balla, canta e si racconta al pubblico ininterrottamente per quasi due ore. Il tornado Mika incanta definitivamente gli oltre quattromila fan del capoluogo pugliese con la sua inesauribile energia e i suoi vibranti racconti attraverso un turbinio di emozioni, ricordi, colori e un indimenticabile colpo di scena; tutto questo, nonostante la sua stessa confessione: “Non dormo da ieri. Adesso vedrete un matto che farà di tutto!” e mantiene davvero la promessa.

Prima del concerto, penultima tappa del suo Revolution tour, sale sul palco la talentuosa giovanissima cantante britannica Charlotte che scalda il gremito pubblico con la sua vibrante voce soul, interpretando alcuni dei suoi brani, oltre alla famosa I Wanna Dance With Somebody, omaggio all’indimenticabile Whitney Houston. 

Foto: Alessandro Lonoce ©2020
Foto: Alessandro Lonoce ©2020

Mika fa il suo scoppiettante ingresso, qualche minuto dopo l’orario previsto, vestito con un completo giacca e pantaloni giallo canarino, dichiarando lui stesso di assomigliare al noto Tweety Bird (Titti) dei cartoni animati.

E sono proprio i colori che caratterizzano e ritmano tutto il concerto, a partire dall’allestimento del palco divenuto un gigantesco arcobaleno su cui lui si scatena in danze e salti, circondato dai quattro musicisti che lo accompagnano in tutte le diciannove canzoni in scaletta: Timothy Van Der Kuil (chitarra), Max Taylor (basso), Wouter Van Tornnhout (batteria) e Mitchell Yoshida (pianoforte). 

Apre con Ice Cream, l’ultimo brano estratto dal suo quinto album My Name Is Michael Holbrook pubblicato il 4 ottobre 2019, al quale fa seguire Jealosie, cantata anche la sera prima sul palco sanremese insieme ad un coro di trenta elementi. 

Foto: Alessandro Lonoce ©2020

Ed è proprio sulla kermesse musicale più famosa dello stivale, arrivata al suo settantesimo compleanno, che il cantante libanese naturalizzato britannico si sofferma confessando di esserne un grande fan e ricordando che il suo debutto in Italia è stato proprio su quel palco, chiamato e voluto dallo scopritore di talenti Pippo Bauldo. “Sanremo è qualcosa di veramente speciale, ieri è stata la mia terza volta. Ti può piacere o no, ma credo che sia indiscutibile un monumento a questa idea che è la musica. Per me rappresenta una sfida ed ho avvertito anche ieri la stessa paura di undici anni fa“.

Il viaggio nel colorato mondo dance di Mika riprende con Relax e tutto il palazzetto si muove a ritmo, trasformata in una gigantesca sala da ballo. Poi spiazza tutti con un colpo di scena degno del più stravagante degli artisti: scende dal palco e canta Origin in mezzo al pubblico, compiendo una intera virata dalla curva nord a quella sud e attraversando tutto il parterre immerso tra le braccia e gli occhi increduli dei fan che lo avvolgono e lo seguono in estasi.

Balza sul palco e, tra le luci verdi, intona Platform Ballerinas e Big Girl. La luce si fa viola mentre lui si appropria degli 88 tasti neri e bianchi per intonare Tiny Love, mentre il pianoforte, illuminato da lucine colorate e collocato in una nicchia mobile del palco a forma di T, si alza nel vuoto. Ed è a Underwater, interpretata con trasporto e commovente fino alle lacrime, che gioca con il pubblico: mima gesti di silenzio, poi fa cantare le due ale del palazzetto in modo alternato, fino ad unirli in un coro di voci da brivido, diretti dalle sue braccia, che alla fine spalanca come a voler contenere tutti.

Foto: Alessandro Lonoce ©2020

Continua con Paloma e Domani, poi si ferma a raccontare la storia della sua famiglia, della sofferenza che da giovane scacciava via con le parole di sua madre la quale lo esortava sempre a ballare. “Non smettere mai di ballare. È questo che lei diceva. E, anche oggi che è costretta su una sedia a rotelle, io le ballo attorno e lei sorride. Devo a lei se ho trovato la forza ed il coraggio di arrivare fino a qui e di portare avanti questa filosofia di saltare di fronte alla vita, di cantare in faccia alla vita, di resistere. Se sono qui, se ieri sono salito ancora sul palco dell’Ariston lo devo veramente a lei. La musica e il ballo non erano la soluzione alla nostra tristezza ma è stata quella luce che mi ha sempre guidato“. E canta Elle me dit, brano in francese pubblicato nel 2011 parte dell’album The Origin of Love

Si scatena di nuovo con Sturdast, la cui versione in italiano fu portata assieme alla cantante Chiara alla finale della sesta edizione di X Factor, entrata successivamente nella raccolta Songbook Vol. 1.

Fa ancora una pausa in cui rimprovera i baresi. “Quando sono venuto con il mio taxi voi eravate tutti al mare“. Risata generale mentre continua: “Oltre sette ore alla guida per trasportare solo due passeggeri”. L’artista fa riferimento al format Stasera Casa Mika andato in onda su Rai 2 ad agosto 2017 nel quale si fingeva tassista per un giorno. “La mia amica e produttrice pugliese Annalisa continuava a chiamare amici ma riceveva sempre la stessa risposta “Non posso, sono al mare“. Dedico a lei questa canzone”. E’ Lollipop a cui fa seguire Happy Ending.

Foto: Alessandro Lonoce ©2020

Cambiano le luci, stavolta in arancione, mentre attacca Love Todaybrano premiato con il Grammy Award nel 2006 come migliore registrazione dance, che fa saltare dal suolo i fan i quali continuano senza sosta a ballare anche il prossimo We Are Golden

Si avvicina la fine quando le luci nuovamente mutano nel bianco. Mika esce e torna vestito con un completo bianco e nero, intonando Grace Kelly mentre il pubblico gioca con una trentina di enormi palloni colorati lanciati dal palco. Concede il bis con Tiny Love e conclude con Stay Higt mentre dal pianoforte esce un enorme cuore strappando una promessa a tutti i presenti: “La prossima volta, anche se sarà d’agosto, se qualcuno vi inviterà a prendere un taxi, fatevi trovare!”.

SERENA GRECO


Photoset by: ALESSANDRO LONOCE


Credits: si ringrazia BARLEY ARTS per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.


BAND:

 Timothy Van Der Kuil (chitarra)
Max Taylor (basso)
Wouter Van Tornnhout (batteria)
Mitchell Yoshida (pianoforte)


SETLIST:

  1. Intro
  2. Ice Cream
  3. Jealousy
  4. Relax
  5. Origin
  6. Platfom Ballerinas
  7. Big Girl
  8. Tiny Love
  9. Undewater
  10. Paloma
  11. Elle me dit
  12. Stardust
  13. Lillipop
  14. Happy ending
  15. Love today
  16. We are golden
  17. Grace Kelly
  18. Tiny love reprise / Stay High
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