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Il desiderio di ritrovare qualcuno che non c’è più nella ballata d’amore di MARIA MAZZOTTA.

Il desiderio di ritrovare qualcuno che non c'è più nella ballata d'amore di Maria Mazzotta.

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Il desiderio di ritrovare qualcuno che non c’è più nella ballata d’amore di Maria Mazzotta.

“Nu me lassare”, il videoclip live estratto dall’album Amoreamaro di Maria Mazzotta. Già finalista per la Targa Tenco, tra i dieci migliori album secondo gli esperti della World Music mondiale.

Da venerdì 26 febbraio è disponibile online il videoclip di “Nu me lassare”, la ballata d’amore di Maria Mazzotta, una tra le voci più importanti del panorama folk italiano e della world music internazionale.

Il desiderio di ritrovare qualcuno che non c’è più, ma soprattutto la capacità di ritrovarlo se si è pronti a cogliere i messaggi; il canto come cura che lenisce le ferite, questo è il messaggio della cantante nell’inedito estratto dall’album “Amoreamaro”.

La versione dal vivo del brano “Nu me lassare”, un estratto dal concerto dello scorso 20 dicembre al Centro Civico Delicias di Saragozza (Spagna).

Con la cantante salentina sul palco il virtuoso fisarmonicista Vince Abbracciante, perla pregiata nel panorama jazz italiano, musicista dalla rara sensibilità che accompagna in tour Maria Mazzotta in tutta Europa.

Nel 2020 Maria Mazzotta è stata tra i cinque finalisti delle Targhe Tenco nella sezione “Interprete di canzoni” (targa assegnata a Tosca), si è classificata al nr. 8 (tra 708 nominati) tra i migliori dischi dell’anno nella World Music Chart Europe e al nr.9 della Transglobal World Music Chart, charts internazionali stilate da esperti giornalisti di settore.

É inoltre finalista al Premio Parodi (rimandato al 2021), finalista per il Preis der Deutschen Schallplatten Kritik (Germania) e per il FolkHerbst (Germania, rimandato al 2021).

Riceve il Premio Vincenza Magnolo per il ruolo di interprete nella canzone popolare contemporanea, è stata selezionata per lo showcase alla Fira Mediterrania de Manresa in Spagna e per l’International Kulturbörse di Friburgo e in nomination per il premio “Freiburger Leiter” (Germania).

Un anno fortunato e ricco di riconoscimenti per Maria Mazzotta, malgrado la pandemia abbia cancellato più di 50 concerti di presentazione in tanti Paesi Europei.

Il lavoro della Mazzotta, pubblicato da Agualoca Records e disponibile anche nella versione in vinile, è una intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato.

Dieci brani in tutto, di cui due inediti, per un disco che attraversa senza timore tutte le emozioni che l’amore può suscitare, trovando nel canto, come da tradizione popolare, la catarsi, la consolazione, la forza e la “cura“.

Si va dagli stornelli ai brani di tradizione riarrangiati ed arricchiti con nuove sonorità e parole, sino alle pietre miliari che hanno lastricato la strada della grande canzone Italiana come “Lu pisci spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” portata al successo da Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri.

Ma il cuore del disco alberga nei due inediti in lingua salentina: “Nu me lassare”, una dolorosa ballata d’amore, un’invocazione a chi non c’è più, e la title track “Amoreamaro“, una pizzica, tradizionalmente ritmo risanatore per le “tarantolate”, che idealmente si prefigge di guarire un mondo malato.

A guidare musicalmente il tutto ci sono la fisarmonica ed il pianoforte del malgascio Bruno Galeone, al quale talvolta si uniscono i tamburi etnici e le percussioni dell’iraniano Bijan Chemirani (in “Tore Tore Tore”) e il didgeridoo di Andrea Presa (in “Amoreamaro”). “Amoreamaro” è distribuito in Italia da Audioglobe, in UK da Proper Music, in Germania da Indigo e in Francia da Inouie.

Maria Mazzotta, coadiuvata dall’agenzia di booking e management Zero Nove Nove, ha voluto legare a questo suo ultimo lavoro discografico anche l’apertura di una collaborazione con Save the Children per raccogliere fondi da destinare a operazioni umanitarie. 


Maria Mazzotta è una tra le voci più importanti del panorama folk italiano e della world music internazionale.

Nella sua carriera ha collaborato con nomi del calibro di Bobby McFerrin, Ibrahim Maalouf, Rita Marcotulli, Ballake Sissoko, Piers Faccini, Justin Adams e Juldeh Camara, Mannarino, Hysni (Niko) Zela e Fanfara Tirana, Eva Quartet, Klapa Otok, Bojken Lako, Raiz, Roy Paci, Roberto Ottaviano, Raffaele Casarano, Bijan Chemirani e Mario Arcari.

Dal 2000 al 2015 ha fatto parte del Canzoniere Grecanico Salentino, band con la quale ha inciso sei album e partecipato ai più importanti festival di world music.

Nel suo percorso di approfondimento delle varie tecniche vocali ha incontrato Sayeeduddin Dagar, tra i più noti cantanti Dhrupad Indiani, e Bobby McFerrin che la sceglie per duettare nell’edizione 2008 del “Bari in Jazz”.

Volgendo lo sguardo ad est si appassiona alla musica balcanica e a soli 21 anni inizia una ricerca musicale con vari musicisti di diverse nazionalità (greci, albanesi, macedoni, croati, rumeni, bulgari e tzigani che incontra nei suoi numerosi concerti).

Da qui nasce il sodalizio col violoncellista albanese Redi Hasa in una simbiosi musical-culturale da cui scaturisce il duo “Hasa-Mazzotta”.


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