
“NATURE”
È IL NUOVO DISCO DI
ERICA MOU
In uscita il 10 settembre
(MAREMADRE / distribuzione ADA Music Italy)
ANNUNCIATE LE PRIME DATE DEL TOUR DI PRESENTAZIONE
04/09 Prato – Terrazza Palazzo Pretorio
09/09 Mirabello Monferrato (AL) – Pem – Parole e Musica in Monferrato
13/09 Bari – Kismet
14/09 Roma – Officina Pasolini
16/09 Taranto – Medimex – Spazioporto
Esce venerdì 10 settembre “NATURE”, il nuovo album di ERICA MOU.
Contemporaneamente è in partenza il tour di presentazione, con una primissima serie di eventi in programma dal 4 settembre.
Il nuovo disco arriva a distanza di quattro anni dal precedente “Bandiera sulla Luna”, ottimamente recensito, che ha confermato il talento autoriale di Erica. Nel mezzo moltissime esperienze: la pubblicazione del suo primo romanzo “Nel mare c’è la sete” (Fandango Editore, 2020), vincitore del Premio Lettori al Festival Lugnano, il debutto a teatro con “Un’ultima cosa”, uno spettacolo di e con Concita De Gregorio, per cui Erica Mou ha realizzato le musiche originali, e ancora la presenza nella commissione artistica di Area Sanremo 2020, fino alla conduzione di 1MNext 2021, il contest del Primo Maggio Roma.
Artista poliedrica, a proprio agio sul palco così come su un set cinematografico: è apparsa nel film Figli (2020) di Mattia Torre, commedia con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi, e in Quo vado (2016) di Checco Zalone, oltre ad aver realizzato il brano “Dove cadono i fulmini”, canzone scelta da Rocco Papaleo come colonna sonora del suo film Una piccola impresa meridionale per cui Erica ottiene una nomination ai David di Donatello 2014.
In oltre dieci anni di carriera Erica Mou ha all’attivo cinque album, una partecipazione al Festival di Sanremo (2012) nella sezione Giovani, in cui si classifica seconda, vincendo il premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv, moltissime collaborazioni di prestigio e centinaia e centinaia di concerti in tutta Europa, dove ha calcato grandi palchi come quello del Primo Maggio di Roma, dell’Heineken Jammin’ Festival, del Wind Music Awards e dello Sziget, realizzando anche aperture ad artisti come Paolo Nutini, Patti Smith e Suzanne Vega.
Ora con “Nature”, anticipato dal primo singolo estratto “Lo zaino sul treno”, approda a nuove sfumature di scrittura, in cui, alternando anche l’uso delle lingue, dall’italiano all’inglese, passando per il dialetto della sua terra, associa in ogni brano elementi e processi della natura ad emozioni e comportamenti degli uomini e delle donne.
Un disco prodotto dalla stessa Mou insieme al polistrumentista britannico MaJiKer e realizzato tra la Puglia, Tolosa, Milano e Londra.
“NATURE” – IL DISCO
In qualunque lingua la si voglia leggere, Nature è una parola che racconta l’essenziale, il futuro e la pluralità, con sfumature diverse.
In italiano ci dice della varietà degli esseri e dell’essere.
In inglese parla della bellezza dell’universo.
In francese sottolinea la mancanza di artificio.
In dialetto pugliese allude alla sessualità che produce vita.
Nature è una parola che etimologicamente, dal latino, è un verbo al futuro, una nascita senza fine.
“NATURE” – Tracklist
01 FUORI DAL LETARGO
02 LO ZAINO SUL TRENO
03 CINEMA
04 ANIMALS
05 ERODERE feat. Zibba
06 SONO UNA DONNA, NON SONO UNA SANTA
07 TWO LEFT FEET
08 NEINDE
09 A RING IN THE FOREST
10 SUL PONTE
11 MAREMADRE
Bonus track: FELICIDADE (italian version) feat. Marcelo Jeneci
“NATURE” – GUIDA ALL’ASCOLTO BRANO PER BRANO
La prima traccia, Fuori dal letargo, è il risveglio, il passaggio dall’immobilità alla vitalità:
“Ho un piede nel vuoto, poi apro le braccia e inizia il volo”.
Lo zaino sul treno è la negazione dell’affetto, l’autodifesa in una educazione sentimentale che fa troppa paura.
Cinema è la speranza della procreazione, la fede in un futuro migliore, la natura che si evolve.
Animals, una danza di corteggiamento, il desiderio di incontrare l’altro come in un rito tribale in cui si è allo stesso tempo cacciatori e prede.
Erodere, lo sgretolarsi della roccia che non ha difese contro il tempo, la perdita di una parte di sé,
una canzone passionale con sonorità latine in duetto con Zibba.
Sono una donna non sono una santa, cover della celebre canzone interpretata da Rosanna Fratello cinquant’anni fa, è il femminile di una natura sempre florida, che sfida col desiderio i tabù di ogni tempo.
Two left feet, è l’asimmetria, l’imperfezione, la difficoltà di coordinarsi nel caos, la ricerca di equilibrio e flessibilità.
Neinde è la morte, il nulla che, per contrasto, fa risplendere la bellezza della vita. Erica utilizza il dialetto del suo paese natale per descrivere il ritorno all’origine.
A ring in the forest è la circolarità del vivere che si espande, si replica e cresce come i cerchi di un tronco d’albero che ne rivelano la storia.
Sul ponte è una promessa di resilienza, di resistenza ai dubbi, alle paure, agli ostacoli.
Il disco si conclude con maremadre, un breve strumentale in cui ascoltiamo il suono del mare, l’acqua origine di tutto.
Nella bonus track, versione in italiano del successo brasiliano Felicidade, Erica duetta con Marcelo Jeneci per festeggiare la leggerezza, l’arma più potente nella ricerca della felicità, il senso del percorso di tutte le nature umane.
“NATURE” – CREDITS
Prodotto da MaJiKer e Erica Mou
Additional production Simone Privitera
tranne Fuori dal letargo e Neinde prodotte da Simone Privitera e Erica Mou
Arrangiato e suonato da Erica Mou, MaJiKer e Simone Privitera tranne:
Violoncello in Neinde Flavia Massimo
Archi in Cinema Davide Rossi
Chitarre in Neinde e Erodere Michele Boni
Basso in Two left feet, Lo zaino sul treno, Animals e A ring in the forest Pierpaolo Ranieri
Batteria in A ring in the forest Alessandro Marzi
Organetto in Neinde Alessandro D’Alessandro
Pianoforte in Erodere Antonio Iammarino
Programmazioni in Neinde Giuseppe Saponari
Missato da Simone Privitera
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà
Felicidade (italian version) è prodotta e missata da Kassin, masterizzata da Ricardo Garcia, suonata da Marcelo Jeneci, Regis Damasceno, Estevan Sinkovits, Gustavo Ruiz, Edgard Scandurra, Curumin, Bruno Buarque, Arthur Verocai
Realizzato con il contributo di Puglia Sounds all’interno della programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021