Abbiamo incontrato la Cantautrice CATERINA BIASE per parlarci di lei e del suo brano “Sogni gli angeli”, arrivato in finale al “Premio Nazionale MIMMO BUCCI” in programma il 5 febbraio 2017 al Teatro Petruzzelli di Bari.
BIOGRAFIA
Caterina “Ka” Biase nasce 35 anni fa a Grumo Appula e passa la sua vita a cantare. Fonda, con altre 3 persone, 3 gruppi rock fondamentalmente importanti per la sua carriera, prediligendo la lingua inglese. La Band più longeva e proficua è stata quella dei “Noisless” con cui ha scritto oltre 30 brani inediti e con cui ha collezionato centinaia di esibizioni live tra concerti in vari locali pugliesi, manifestazioni di piazza, motoraduni, concorsi ed ospitate radiofoniche.
Nel 2007 la Band viene scritturata dall’agenzia milanese Almost Famous che le procura un’audizione con Paolo Pellegatti.
Nel frattempo Ka studia canto al Pentagramma con Gabriella Schiavone (leader delle Faraualla) per 10 anni, e partecipa a svariati master con artisti di alto livello tra cui Silvia Mezzanotte.
Dal 2008 Caterina “Ka” Biase decide di proseguire la sua carriera come solista, creando anche un progetto con la Loop Station.
Dal 2009 entra a far parte della Band degli ZED come seconda voce e dal 2010 ad oggi fa parte della Tribute Band di Vasco Rossi “Vasco Show Band” come corista.
Parliamo del tuo “Sogni gli angeli”: perchè questa scelta e di cosa parla il brano?
– Ho scritto questo brano qualche anno fa, quando ero la voce solista della band Noiseless. Parla dell’amore incondizionato che si prova quando un bambino viene al mondo. Parla di amore materno e di quanto questo folle, infinito amore ti sconvolga la vita rendendola migliore. Tra tanti pezzi scritti questo quello che sento di più forse proprio perchè orasono una mamma anche io.
Che tipo di impronta musicale vorresti dare alle tue canzoni e come si differenzierebbero dalla marea di artisti che vogliono emergere?
– Le mie canzoni sono un mix perfetto di grinta e dolcezza. E’ questa la caratteristica della mia voce ed ciò che credo mi differenzi da mille altre voci (soprattutto) italiane.
“Premio Nazionale Mimmo Bucci”: un palco di tutto rispetto che vedrà esibirti per la prima volta come cantautrice. Come stai vivendo questa esperienza e cosa ti aspetti da questa kermesse, da un punto di vista professionale e personale?
– Sono salita sul palco del premio Mimmo Bucci come ospite insieme agli ZED, di cui ero seconda voce. Ma questa la prima volta che partecipo al concorso come cantautrice e devo dire che la cosa mi entusiasma e mi spaventa allo stesso tempo. Mi sto rimettendo in gioco dopo tanto tempo e credo che il premio Mimmo Bucci sia il trampolino di lancio migliore che si possa desiderare.
Far musica anche sinonimo di comunicare, cosa vuoi comunicare con i tuoi brani?
– In ogni campo, tutti gli artisti, creando, cercano di comunicare emozioni attraverso la propria arte. E’ questo che penso. Sembrerebbe banale rispondere che con i miei brani voglio riuscire a trasmettere emozioni, ma effettivamente questo l’obiettivo. Ti tocca il cuore quando qualcuno piange di commozione ascoltando i tuoi brani cantati dalla tua voce, non esiste soddisfazione più grande.
Un progetto a cui stai lavorando, ed uno a cui vorresti presto lavorare?
– Al momento sono la corista della Vasco Show Band, una tribute band di Vasco Rossi che nata per caso, quasi per gioco grazie a Franca Bucci. Questo progetto mi sta molto a cuore perchè ogni volta suoniamo, cantiamo e ci divertiamo nel nome di Mimmo e per noi sarebbe un grande onore continuare a portarlo avanti. Vorrei provare a ricostruire la mia band, questo il progetto a cui vorrei lavorare. Sarebbe un sogno per me vedere rinascere i Noiseless. Per ora però mi concentro su me stessa e sul premio Mimmo Bucci. Non vedo l’ora di cantare la mia canzone per Mimmo.
Intanto ti facciamo un gran in “bocca al lupo” per la finale del 5 febbraio e che vinca la MUSICA !!!
ALESSANDRO LONOCE